Malattie infiammatorie croniche intestinali, Cagliari – Specialisti e pazienti uniti per sensibilizzare
“Convivere con la Malattia di Crohn e con la Colite Ulcerosa è possibile, anche senza rinunciare ai propri sogni. E’ questo il messaggio che viene fuori da un importante appuntamento “Sport, dieta e psiche, trinomio vincente nella sfida alle MICI”, tenutosi ieri a Cagliari e organizzato da IG-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease). Un evento speciale per i circa 3mila pazienti in Sardegna affetti da MICI, malattie infiammatorie croniche intestinali (Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa)
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica su queste patologie e sul loro impatto nella vita dei pazienti, ma anche fornire un messaggio positivo ai pazienti dell’isola, tra questi molti giovani, che ne sono colpiti. Convivere con la Malattia di Crohn e la Colite Ulcerosa è possibile, anche senza rinunciare ai propri sogni. Ma per farlo, occorre riconoscere tempestivamente i sintomi per arrivare a una diagnosi precoce e alla giusta terapia.
Rilevante la collaborazione tra IG-IBD e l’associazione pazienti per la creazione di un network efficace . “In Italia – spiega il Prof. Alessandro Armuzzi, Segretario generale IG-IBD – manca ancora un registro nazionale, quindi le cifre non sono certificate. Si stima che il 40% di questi 250mila casi sia affetto dalla malattia di Crohn, mentre il restante 60% da colite ulcerosa”.
Oggi la ricerca scientifica ha fatto dei progressi straordinari e, nonostante non ci sia ancora, una cura risolutiva sono disponibili terapie innovative che riescono a ridurre i sintomi e portare alla remissione. Un appuntamento focalizzato non solo sulla cura farmacologica, ma anche sulla nutrizione e sul benessere psico-fisico, con l’intervento di specialisti gastroenterologi e professionisti del settore.
Simone Sabbioni, Il Testimonial, un campione che sfida il tempo
Simone, 23 anni, ha scoperto la sua condizione nel 2016. Per cinque mesi, prima della corretta diagnosi, non ha potuto programmare non solo i suoi impegni sportivi, ma neanche quelli scolastici e ludici. Eppure, nonostante la malattia, è riuscito a diventare, con sacrificio e dedizione, un campione mondiale, una delle punte di diamante della nazionale italiana a livello internazionale. Nel suo palmares si contano già otto medaglie d’oro, nove d’argento, sette di bronzo, tra campionati italiani, europei e mondiali. È per questo che ha scelto di essere il testimonial della nuova campagna promossa da IG-IBD, Gruppo Italiano per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali.
La sua testimonianza è di grande esempio e significato, di chi ha saputo raggiungere gli obiettivi di successo, senza rinunciare ai propri sogni può essere un esempio positivo per tutti. Simone è in cura per la colite ulcerosa con IG-IBD. Già da molti mesi Sabbioni ha prestato il suo volto e la sua immagine per la campagna in favore dei pazienti, raccontando la sua esperienza sin da giovanissimo e l’esperienza di vita quotidiana di un ragazzo oggi in cura che “non si sente più un semplice malato”con un racconto spontaneo e di grande esempio per tutti i suoi coetanei di un giovane ricco di sogni da voler realizzare e di traguardi sportivi da voler raggiungere. Una sfida che non è solo in vasca contro il tempo, ma anche contro la malattia per poterla gestire grazie ad un rapporto costante con lo specialista IG-IBD.
“A causa di un infortunio alla spalla – spiega Simone – sono rimasto bloccato per due mesi, tra gennaio e febbraio, non riuscendo a disputare gli Italiani Assoluti a Riccione, e non sono riuscito quindi a qualificarmi per i Mondiali. Ora mi sto preparando duramente per il Settecolli, che si terranno a Roma a giugno. Se tutto dovesse andare bene, come spero, allora punterò ai Mondiali. In alternativa disputerò una tappa di Coppa del Mondo a Tokyo in agosto. Ma il mio grande sogno da realizzare sono le Olimpiadi: ce la metterò tutta”.
Quali sono le urgenze in Italia?
“In Italia – spiega il Prof. Alessandro Armuzzi -Segretario generale IG-IBD – manca ancora un registro nazionale, quindi le cifre non sono certificate. Si può però stimare che il 40% di questi 250mila casi sia affetto dalla malattia di Crohn, mentre il restante 60% da colite ulcerosa…”
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Fonte: “Malattie infiammatorie croniche intestinali, a Cagliari specialisti e pazienti uniti per sensibilizzare l’opinione pubblica”, PHARMASTAR