Infezioni basse vie respiratorie pediatriche – Microbiota nasofaringeo potrebbe facilitarne diagnosi
“Stando ai risultati di uno studio recentemente pubblicato su The Lancet Respiratory Medicine, il microbiota nasofaringeo potrebbe fungere da proxy del microbiota delle vie respiratorie inferiori nelle infezioni pediatriche che si sviluppano in questo distretto
Si è giunti a questi risultati grazie all’analisi comparata di tamponi nasofaringei e di aspirati endotracheali provenienti da bambini di età compresa dalle 4 settimane ai 5 anni, ospedalizzati un unità di cura pediatrica intensiva.
Utilizzando gli stessi criteri di inclusione, i ricercatori hanno condotto, successivamente, uno studio caso-controllo su 154 bambini affetti da infezioni a carico delle basse vie respiratorie, ospedalizzati in 3 policlinici olandesi e su 307 bambini sani, reclutati nella popolazione generale, incrociando i dati in base all’età e al sesso di appartenenza.
In questo modo, hanno ossercato che, nella coorte di bambini malati e ospedalizzati, la concordanza dei profili del microbiota virale e di quello batterico era elevata tra i campioni nasofaringei e quelli provenienti da aspirato endotracheale, a suggerire l’impiego dei tamponi nasofaringei come proxy per valutare la composizione del microbiota polmonare in presenza di infezione a carico delle vie respiratorie inferiori.
A livello individuale, il microbiota batterico (AUC=0,77), quello virale (AUC=0,7) e le caratteristiche del bambino (AUC=0,8) non sono stati in grado di distinguere in modo netto i bambini sani da quelli malati nella coorte caso-controllo. Tuttavia, utilizzando un modello basato sulla combinazione dei tre fattori sopra citati, è stato possibile discriminare gli uni dagli altri con un grado elevato di accuratezza (AUC= 0,92)…”
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Fonte: “Infezioni basse vie respiratorie pediatriche, microbiota nasofaringeo potrebbe facilitarne diagnosi”, PHARMASTAR