Ictus – Per la sopravvivenza, trombectomia superiore a trombolisi
“La trombectomia endovascolare ha migliorato gli outcome in termini di sopravvivenza nei primi 90 giorni successivi a un ictus ischemico acuto, ma ha avuto scarso effetto sull’emorragia intracranica rispetto alla terapia medica standard. È quanto risulta da una meta-analisi pubblicata online su “JAMA Neurology”
Più in dettaglio, rispetto alla terapia medica la trombectomia endovascolare ha significativamente ridotto il rischio di mortalità a 90 giorni del 3,7% (18,7% vs 15,0%, P = 0,03), riportano gli autori, guidati da Georg Wolff, dell’Università Heinrich-Heine di Düsseldorf (Germania). Tuttavia, i ricercatori hanno scoperto che il rischio di emorragia intracranica non differiva nei pazienti trattati con terapia medica rispetto a quelli sottoposti a trombectomia endovascolare (4,0% vs 4,2%; p = 0,65).
In effetti, le linee guida 2018 American Stroke Association (ASA)/American Heart Association (AHA) per l’ictus ischemico acuto suggeriscono che la trombectomia endovascolare porti benefici ai risultati funzionali, fanno notare gli autori.
Ci sono una serie di somiglianze “sorprendenti” tra la gestione dell’infarto miocardico e l’ictus ischemico acuto, aggiungono. In entrambi i casi, la trombolisi per via endovenosa è stata stabilita dapprima come metodo per ottenere i risultati clinici migliori e in seguito è stata considerata inferiore ai metodi interventistici (come l’intervento coronarico percutaneo primario in ambito cardiologico)…”
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Fonte: “Ictus, trombectomia superiore a trombolisi per sopravvivenza. Meta-analisi su “JAMA Neurology”,” PHARMASTAR