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Malattie autoimmuni e reumatiche rare e non – I casi in cui la nostra pelle ci segnala la loro presenza

Il presidente SIDEMAST Piergiacomo Calzavara Pinton spiega in che modo alcune lesioni dermatologiche possono essere spia di un disturbo reumatologico

Può succedere che una lesione della cute sia un sintomo di una malattia reumatologica. Ecco perché nessuna lesione cutanea grande o piccola che sia, non deve mai essere sottovalutata, ma bisogna sempre cercare una diagnosi corretta. Se la lesione dermatologica è spia di un problema reumatologico, poi, è essenziale una stretta collaborazione fra reumatologo e dermatologo. Per fare chiarezza abbiamo posto alcune domande a Piergiacomo Calzavara Pinton Presidente SIDeMAST (Società Italiana di Dermatologia) e Direttore della Clinica di Dermatologia, «Spedali Civili» di Brescia.

Può succedere che una lesione cutanea sia spia di un problema sistemico più grave?

«Alcune Manifestazioni cutanee di diverso tipo rappresentano il primo segno dell’instaurarsi di malattie di natura autoimmune o reumatologica che possono anche essere molto gravi perché colpiscono organi interni e/o l’ apparato osteomuscolare. L’ esempio più noto è quello della psoriasi cutanea che in un 20% dei casi si associa ad artrite. Anche altre malattie autoimmuni gravi e sistemiche, tuttavia, come lupus, dermatomiosite, sclerodermia, e vasculiti sono precedute o si accompagnano a specifiche lesioni cutanee».

Nel caso del lupus quali sono le manifestazioni dermatologiche che si ravvisano inizialmente?

«L’interessamento cutaneo in corso di Lupus può essere molto eterogeneo e polimorfo, essendo per lo più, ma non esclusivamente, rappresentato da tre subsets di presentazione, quali il lupus cutaneo acuto (o sistemico), subacuto e cronico (o discoide). Nel lupus eritematoso cronico il coinvolgimento cutaneo sussiste per lo più da solo senza mai associarsi a lesioni sistemiche. Nel Lupus Eritematoso Sistemico (LES) e nel lupus eritematoso Subacuto (SCLE), invece, potenti reazioni infiammatorie autoimmuni possono potenzialmente interessare qualsiasi organo tra cui principalmente articolazioni, cuore, polmone, reni, pleura e pericardio e si accompagna alla quasi costante presenza di autoanticorpi della famiglia ANA ed ENA».

E’ vero che ci sono alcuni farmaci in grado di scatenare un quadro simil lupus?

«Si è vero. Fra i farmaci capaci di scatenare un quadro simil LES vi sono l’idralazina, utilizzata per l’ipertensione, la procainamide usata per le aritmie cardiache, l’isoniazide un antibiotico usato per la tubercolosi, ma il quadro può essere indotto anche da alcune nuove terapie per il carcinoma del seno e del colon».

Che cosa vuol dire che le lesioni del lupus sono altamente fotosensibili?

«In pratica l’esposizione alla luce solare di chi ne soffre può indurre o aggravare le manifestazioni cutanee di malattia, e può agire anche da trigger per lo sviluppo/riaccensione di manifestazioni sistemiche. Per tale motivo questi pazienti devono assolutamente evitare l’ esposizione a ultravioletti dal sole adottando misure di fotoprotezione assoluta. Devono, in sostanza, applicare una quantità abbondante, nel caso del viso per esempio, almeno un cucchiaino da caffè, di crema da sole con fattore SPF superiore a 50 e un’ ottima protezione da UVA, devono ripetere l’ applicazione ogni 1-2 ore e non devono esporsi mai direttamente alla luce solare. Devono, inoltre, rimanere coperti con indumenti e cappello il più possibile e devono assolutamente evitare anche le lampade abbronzanti».

Quali sono le manifestazioni cutanee di dermatomiosite?

«La dermatomiosiste è malattia autoimmune che colpisce prevalentemente muscoli e pelle: a livello cutaneo può manifestarsi con piccole rilevatezze rosso violacee sovrastante la superficie estensoria delle articolazioni delle mani, sui gomiti, sulle ginocchia e sui malleoli interni delle caviglie che vengono identificate come papule di Guttron. Tali papule possono presentarsi da sole o in accompagnamento con un gonfiore bruno violaceo delle palpebre ed eventualmente accompagnarsi al cosiddetto segno dello scialle, ossia un rossore che colpisce le zone del collo, della fronte, delle spalle e del tronco . Talvolta possono associarsi a queste lesioni anche placche arrossate sul cuoio capelluto, con perdita di capelli e comparsa di noduli sottocutanei bianco-giallastri, che in genere crescono sulle prominenze ossee e sono dovuti a depositi di calcio».

Cosa scatena questa malattia?

«Non ci sono cause specifiche che inducono lo sviluppo di tale patologia anche se, a volte, fattori ambientali quali virus, e farmaci (compresi quelli per il colesterolo) possono esserne la causa scatenante»…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Il dermatologo spiega i casi in cui la nostra pelle ci segnala la presenza di una malattia autoimmune”, LA STAMPA SALUTE

Tratto da: https://www.lastampa.it/2019/04/10/scienza/il-dermatologo-spiega-i-casi-in-cui-la-nostra-pelle-ci-segnala-la-presenza-di-una-malattia-autoimmune-YHNdjgPNRkIKxoMsMSSRvO/pagina.html