Carcinoma del polmone non a piccole cellule avanzato – Un nuovo approccio terapeutico è l’aggiunta di un inibitore orale di MET
“L’associazione tra savolitinib, un inibitore selettivo orale di MET, e l’inibitore di EGFR osimertinib è attiva nei pazienti con carcinoma del polmone non a piccole cellule (NSCLC) EGFR mutato e diventati resistenti alle precedenti terapie anti-EGFR in seguito all’amplificazione del gene MET, secondo i risultati aggiornati dello studio TATTON presentato durante l’AACR Annual Meeting del 2019
Lo studio multicentrico in aperto di fase 1b TATTON, composto da 2 coorti, ha valutato l’efficacia e la schedula ottimale e meglio tollerata dell’associazione osimertinib più savolitinib in pazienti con NSCLC EGFR-mutato e amplificazione acquisita di MET dopo terapia con un EGFR TKI di prima o di seconda generazione, e in pazienti con la stessa patologia dopo terapia con osimertinib o un altro EGFR TKI di terza generazione.
“I dati dello studio TATTON dimostrano per la prima volta il vantaggio dell’aggiunta di un inibitore di MET a un inibitore di EGFR in pazienti con carcinoma del polmone non a piccole cellule (NSCLC) EGFR mutato e con resistenza acquisita indotta da MET in progressione dopo terapia con qualsiasi TKI” ha affermato Lecia V. Sequist, del Massachusetts General Cancer Center, Boston, e coordinatrice dello studio. “Lo studio ha mostrato l’efficacia di una combinazione di terapie targeted in una popolazione di pazienti in cui la chemioterapia è attualmente la principale opzione terapeutica. Queste due coorti dello studio TATTON mostrano anche che la combinazione osimertinib più savolitinib ha un profilo accettabile di tollerabiltà”.
L’amplificazione di MET è presente nel 5% – 10% dei pazienti con NSCLC in progressione dopo un EGFR TKI di prima o di seconda generazione, e nel 25% di quelli in progressione dopo un EGFR TKI di terza generazione. Dati preliminari sul DNA tumorale circolante analizzato con il next-generation sequencing (NGS) dimostrano che l’amplificazione di MET è il meccanismo più comune di resistenza (15%) dopo osimertinib in prima linea…”
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Fonte: “Un nuovo approccio nel carcinoma del polmone non a piccole cellule avanzato, aggiunta di savolitinib, un inibitore orale di MET”, PHARMASTAR