Cure palliative pediatriche – Solo 10% bambini trova risposte adeguate
“L’Italia è l’unico Paese ad essersi dotato di una legge ad hoc che stabilisce il diritto di ogni cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore. Eppure, siamo in ritardo per la sua applicazione per quanto riguarda le cure pediatriche. Sono circa 35.000 i bambini italiani bisognosi di cure palliative. “L’assistenza pediatrica dovrebbe essere organizzata a dimensione di bambino, in un ambiente molto simile alla casa”. È quanto si legge nella proposta di documento conclusivo di Siani (Pd) in materia di accesso a cure palliative e terapia del dolore, con riferimento all’ambito pediatrico. IL TESTO
04 APR – “L’Italia è stato il primo e, a lungo, l’unico Paese ad essersi dotato di una legge ad hoc che stabilisce il diritto di ogni cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore. Ciononostante, siamo in grande ritardo rispetto ad altri Paese europei nella sua applicazione e per quanto riguarda le cure palliative pediatriche (CPP), si calcola che solo il 10% dei circa 35.000 bambini italiani bisognosi di cure palliative riescono a trovare una risposta adeguata ai loro bisogni”.
Questa la premessa da cui muove la proposta di documento conclusivo sull’indagine conoscitiva sull’attuazione della legge in materia di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, con particolare riferimento all’ambito pediatrico. Il documento, predisposto da Paolo Siani (Pd) e frutto delle audizioni tenutesi in questi mesi, potrebbe essere approvato dalla Commissione Affari Sociali già nella giornata odierna.
Questi i punti principali affrontati nella proposta di documento conclusivo.
Nuova concezione delle cure palliative. Innanzitutto, si spiega che le cure palliative non dovrebbero essere interpretate esclusivamente come cure di fine vita, ma anche come cure da somministrare a un malato inguaribile e complesso. In particolare, “si rende necessario visto che le cure palliative specialistiche presuppongono un coefficiente di intensità assistenziale (CIA) elevato (accessi domiciliari quasi tutti i giorni) che queste si spostino dall’ospedale al domicilio, attraverso anche procedure domiciliari codificate nel rispetto della sicurezza (di operatore e ammalato), della appropriatezza e della privacy”…”
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Fonte: “Cure palliative. Indagine della Affari Sociali: “Solo 10% bambini trova risposte adeguate”,” Quotidiano sanità
Tratto da: https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=72714