Aneurisma dell’aorta addominale – Scoperta la firma molecolare
“La scoperta segna un passaggio che potrebbe davvero aprire le porte alla ricerca di nuove modalità per intervenire nella formazione e nell’evoluzione degli aneurismi dell’aorta addominale
Milano – Un gruppo ricercatori del Centro Cardiologico Monzino IRCCS e dell’Università degli Studi di Milano ha scoperto la “firma molecolare” dell’aneurisma dell’aorta addominale: un insieme di geni, espressi nel tessuto adiposo che circonda l’aneurisma, coinvolti nell’esordio e nella progressione della malattia. La scoperta permette di conoscere più a fondo i meccanismi implicati nella formazione dell’aneurisma e apre la strada a nuove possibilità di diagnosi e allo sviluppo di nuove terapie per questa patologia, che consiste nella progressiva dilatazione locale dell’aorta (l’arteria principale del corpo che porta il sangue dal cuore a tutti gli organi) fino al rischio di una sua rottura.
Lo studio è stato pubblicato su Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology, una delle più prestigiose riviste scientifiche in ambito cardiovascolare, ed è stato realizzato in collaborazione tra l’Unità di Immunologia e Genomica Funzionale, l’Unità di Prevenzione dell’Aterosclerosi e l’U.O. di Chirurgia Vascolare del Centro Cardiologico Monzino IRCCS.
“Sappiamo che il tessuto adiposo che circonda i vasi sanguigni ha un ruolo rilevante nello sviluppo di molte malattie vascolari, ci siamo chiesti se avesse una funzione anche nell’aneurisma. Da qui ha preso inizio la nostra ricerca – dichiara Pablo Werba, responsabile dell’Unità di Prevenzione dell’Aterosclerosi del Monzino – L’intenzione di limitare la crescita degli aneurismi agendo ‘dall’esterno’ del vaso non è nuova e già negli anni ‘40 del secolo scorso era stato sperimentato, ma poi abbandonato, l’avvolgimento dell’aorta aneurismatica con cellophane di polietilene per limitare meccanicamente la crescita della dilatazione. Anche qualche personaggio illustre, come Albert Einstein, fu sottoposto a questo tipo di procedura”.
“Oggi miriamo invece alla possibilità di identificare e di modulare farmacologicamente alcune alterazioni molecolari del tessuto adiposo che avvolge gli aneurismi con lo scopo di rallentare o, auspicabilmente, arrestare il loro sviluppo. È per questo fondamentale – afferma Werba – partire da una conoscenza approfondita della natura di queste alterazioni”…”
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Fonte: “Scoperta firma molecolare dell’aneurisma dell’aorta addominale. Nuovi approcci terapeutici”, insalutenews