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Scompenso cardiaco (HF) – A 2 anni esiti pari al trapianto dopo impianto del dispositivo di assistenza ventricolare sinistra (LVAD)

Tra i pazienti con scompenso cardiaco (HF) avanzato che necessitavano di una pompa cardiaca o di un trapianto, il dispositivo di assistenza ventricolare sinistra (LVAD) HeartMate 3 dotato di pompa centrifuga priva di attrito a levitazione magnetica (LVB) ha superato per performance il precedente dispositivo a flusso assiale HeartMate II nell’analisi finale dei dati a 2 anni del trial MOMENTUM 3. I risultati sono stati comunicati a New Orleans, nel corso delle annuali Scientific Sessions dell’American College of Cardiology (ACC), e contemporaneamente pubblicati sul “New England Journal of Medicine”

Nella coorte completa di 1.028 pazienti randomizzati ai due dispositivi, un numero maggiore di pazienti che hanno ricevuto il più recente LVAD rispetto a quello di vecchia generazione erano vivi e liberi da ictus disabilitante o reintervento per sostituire o rimuovere un dispositivo malfunzionante a 2 anni (77% vs 65 %; p <0,001).

Dati preliminari provenienti da un sottogruppo di pazienti avevano precedentemente dimostrato che il dispositivo più recente aveva superato quello precedente per questo endpoint combinato dello studio, in gran parte guidato da una riduzione della trombosi della pompa. L’analisi dei dati completi a 2 anni «mostra che ora abbiamo una pompa più tollerata» ha osservato Mandeep R. Mehra, del Brigham and Women’s Hospital e dell’Harvard University di Boston.

Questo è il più grande studio finora svolto su un LVAD – ha aggiunto Mehra – e ha dimostrato che, rispetto ai pazienti che hanno ricevuto l’impianto della pompa precedente, quelli che hanno ricevuto il dispositivo più recente hanno avuto un numero inferiore di ictus, sanguinamenti, aritmie cardiache e riospedalizzazioni e meno bisogno di sostituzione del dispositivo.

Sopravvivenza dell’81%. Ora si inizia a studiare l’outcome a lungo termine
In ogni caso, ha precisato, «siamo stati entusiasti nel vedere che entrambe le pompe hanno ottenuto buoni risultati nel mantenimento della sopravvivenza all’81% a 2 anni – una sopravvivenza che è parallela a quella del trapianto cardiaco. Ora abbiamo prove sufficienti che si possa iniziare a pensare che questo intervento è equivalente al trapianto di cuore in alcuni pazienti altamente selezionati, e sia quindi giunto il tempo di pensare a un follow-up a lungo termine…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “HF avanzato. A 2 anni esiti pari al trapianto dopo impianto di LVAD a levitazione magnetica. #ACC2019”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/cardio/hf-avanzato-a-2-anni-esiti-pari-al-trapianto-dopo-impianto-di-lvad-a-levitazione-magnetica-acc2019–29168