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Artrite reumatoide – Lo sviluppo degli ANA potrebbe essere predittivo di cattiva risposta ai farmaci biologici

Lo sviluppo di anticorpi anti-nucleari (ANA) potrebbe essere predittivo di una cattiva risposta alla terapia con DMARDb in pazienti affetti artrite reumatoide (AR): è quanto sostiene uno studio di recente pubblicazione su Seminars in Arthritis and Rheumatism

Lo studio, prospettico e monocentrico, ha reclutato pazienti con AR per determinare le associazioni esistenti tra la risposta al trattamento e lo sviluppo di ANA, in presenza/assenza di trattamento con DMARDb (657 e 211 pazienti, rispettivamente).

Infliximab, etanercept, adalimumab, golimumab, certolizumab pegol, tocilizumab e abatacept erano i farmaci biologici impiegati dai pazienti reclutati nello studio.

I ricercatori hanno effettuato analisi seriali a cadenza trimestrale per la valutazione dei livelli di ANA, accompagnate da raccolta di dati clinici e anamnestici.

La condizione di sieropositività agli ANA era definita da livelli anticorpali superiori al rapporto 1:80, mentre lo sviluppo di ANA era definito da almeno un raddoppiamento dei livelli rispetto al basale.

E’ stata condotta, infine, un’analisi statistica per determinare la correlazione tra le variabili e la risposta insoddisfacente ai DMARDb, i livelli al basale di ANA o lo sviluppo di anticorpi.

Dai risultati è emerso che lo sviluppo di ANA ad un anno dall’inizio del trattamento con DMARDb era significativamente associato a risposta insoddisfacente al trattamento (OR= 2,68; IC95%=1,55-4,65; p= 0,00044).

Quando l’analisi era condotta a 3 e a 12 mesi, i ricercatori hanno osservato che lo sviluppo di ANA a 3 mesi era significativamente associato a risposta insoddisfacente al trattamento (OR=3,51; IC95%=1,21-10,2; P =0,02).

Inoltre, i pazienti che sviluppavano ANA entro un anno ma non a 3 mesi si caratterizzavano per un’associazione significativa con l’insuccesso terapeutico, documentato tra 12 e 24 mesi.(OR=3,16; IC95%=1,06-9,39; P =0,0038).

Da un’analisi più approfondita, è emerso che l’impiego di farmaci anti-TNF, in particolare infliximab, rappresentava un fattore di rischio per lo sviluppo di ANA in un anno. Invece i DMARDb non appartenenti a questa classe non sono risultati associati allo sviluppo di ANA…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Artrite reumatoide, anticorpi anti-nucleari predittivi di cattiva risposta ai farmaci biologici”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/artrite-reumatoide-anticorpi-anti-nucleari-predittivi-di-cattiva-risposta-ai-farmaci-biologici-29084