Polmonite da S. aureus resistente a meticillina (MRSA) – Nuovo test diagnostico rapido potrebbe migliorare appropriatezza uso antibiotici
“L”impiego di un test diagnostico rapido, basato su reazione PCR, per la rilevazione della presenza di ceppi di S. aureus resistenti alla meticillina (MRSA) riduce il ricorso a vancomicina e linezolid in pazienti ventilati meccanicamente per polmonite sospetta da MRSA. Questo è quanto è stato dimostrato in un trial randomizzato di recente pubblicazione su Chest, i cui risultati, se confermati, potrebbero ridurre, in prospettiva, l’utilizzo inappropriato di antibiotici in un periodo in cui la crescita del fenomeno dell’antibioticoresistenza sembra inarrestabile
Razionale e obiettivi dello studio
Come è noto, lo S. aureus rappresenta una causa responsabile di insorgenza di polmoniti comunitarie e nosocomiali di particolare gravità. Le linee guida Usa attualmente vigenti nonché quelle internazionali per le polmoniti nosocomiali raccomandano il ricorso a terapia empirica con vancomicina e linezolid nei pazienti con sospetto di polmonite e con fattori di rischio di insorgenza di polmoniti MRSA.
Sfortunatamente, però, i fattori di rischio clinici di polmoniti MRSA non consentono, di discriminare tra queste ultime e altre cause batteriche di polmonite.
Ciò, purtroppo, ha ripercussioni negative importanti in quanto, con l’incremento del ricorso alla terapia empirica con antibiotici per le polmoniti sospette da MRSA, che ha comportato un utilizzo indiscriminato di antibiotici ad ampio spettro, si è avuta una recrudescenza dei fenomeni di antibiotico-resistenza, in aggiunta all’esposizione non voluta dei pazienti trattati agli eventi avversi associati a questi farmaci. E’ noto, per esempio, che anche il ricorso a cicli brevi di antibioticoterapia con agenti anti-MRSA è in grado di alterare la flora microbica dell’ospite e di indurre tossicità (soprattutto nel caso dell’impiego di vancomicina)…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Polmonite da S. aureus resistente a meticillina, nuovo test rapido potrebbe migliorare appropriatezza uso antibiotici”, PHARMASTAR