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Alzheimer – Il virus herpes simplex 1 (HSV-1) potrebbe essere un potenziale fattore di rischio

A rilevarlo una ricerca finanziata con fondi del Miur e coordinata dal Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive della Sapienza, in collaborazione con il CNR, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’IRCCS San Raffaele Pisana. Lo studio, apre la strada a nuove strategie terapeutiche e preventive, ed è stato pubblicato sulla rivista PLoS Pathogens

Le fastidiose vescicole provocate sulle labbra dal virus herpes simplex 1 (HSV-1), che di solito si presentano ripetutamente nel corso della vita, finora non erano mai state associate alla comparsa di patologie neurodegenerative. In particolare, poco o nulla si sapeva dei danni che le numerose recidive di tale infezione possono generare a carico del cervello.

Un nuovo studio, condotto da un team di ricercatori italiani coordinato da Anna Teresa Palamara del Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive della Sapienza, nei laboratori affiliati all’Istituto Pasteur Italia, in collaborazione con l’Istituto di Farmacologia traslazionale del CNR di Roma (Giovanna De Chiara), l’Università Cattolica-Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS (Claudio Grassi) e l’IRCCS San Raffaele Pisana, ha messo in luce sperimentalmente, per la prima volta, che il virus herpes simplex può contribuire all’insorgenza dell’Alzheimer.

La ricerca, finanziata da fondi del Ministero dell’Università e della Ricerca (PRIN 2015) e pubblicata sulla rivista PLoS Pathogens, ha “aggiunto un importante tassello al filone di ricerca che da anni punta a chiarire il ruolo degli agenti microbici nell’insorgenza delle malattie neurodegenerative. Lo studio ha dimostrato, in un modello animale, che riattivazioni ripetute del virus inducono la comparsa e l’accumulo nel cervello di biomarcatori di neurodegenerazione tipici della malattia di Alzheimer, quali il peptide beta-amiloide (principale componente delle placche senili), la proteina tau iperfosforilata (che forma grovigli neurofibrillari) e neuroinfiammazione. L’accumulo di questi biomarcatori molecolari di malattia si accompagna a deficit cognitivi che diventano irreversibili con l’aumentare del numero delle riattivazioni virali”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Alzheimer. Il virus herpes simplex potrebbe essere un potenziale fattore di rischio”, Quotidiano sanità

Tratto dahttps://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=72056