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Carcinoma renale non a cellule chiare – Pembrolizumab in monoterapia si dimostra attivo

Nei pazienti con il poco frequente carcinoma renale non a cellule chiare, il trattamento con pembrolizumab in monoterapia ha mostrato un’attività promettente. Lo suggeriscono i risultati dello studio KEYNOTE-427 presentati al Genitourinary Cancers Symposium (GUCS) 2019, che si è tenuto dal 14 al 16 febbraio a San Francisco, California

Il carcinoma renale comprende oltre 10 sottotipi istologici e molecolari, dove la variante a cellule chiare (ccRCC) è la più comune. È il nono tipo di cancro più frequente nel mondo occidentale, responsabile di circa 90.000 morti all’anno. I carcinomi renali non a cellule chiare (nccRCC, non-clear cell renal cell carcinoma) sono un gruppo eterogeneo di tumori geneticamente e istologicamente diversi. Rappresentano circa il 25% dei casi e sono refrattari all’immuno-chemioterapia standard.

«Il tasso di risposta complessivo con pembrolizumab era di circa il 25%, lo stesso per i pazienti con malattia papillare, mentre con l’istologia non classificata era leggermente superiore al 35%», ha detto l’autore principale David McDermott, del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, Massachusetts. «Il profilo di sicurezza del farmaco era generalmente come previsto sulla base di quanto già descritto in studi precedenti su altri tipi di tumore».

«Poiché la maggior parte dei carcinomi renali sono a cellule chiare, ci sono pochi dati clinici sul trattamento di istologie diverse e i pazienti con la forma non a cellule chiare sono spesso esclusi dagli studi», ha aggiunto. «Le terapie approvate dalla Fda per questa popolazione sono inoltre limitate e vi è un significativo bisogno insoddisfatto di trattamenti sicuri ed efficaci per questi pazienti».

Attività antitumorale nel carcinoma non a cellule chiare
KEYNOTE-427 è uno studio di fase II a braccio unico, in aperto, a due coorti, in tumori renali naïve al trattamento avanzato.

La coorte A comprendeva 110 pazienti con tumore a cellule chiare, nei quali la monoterapia con pembrolizumab aveva dimostrato una promettente attività antitumorale quando usato in prima linea. I risultati, riportati al congresso del 2018 dell’American Society of Clinical Oncology, hanno evidenziato un tasso di risposta obiettiva (ORR) del 42%, un tasso di risposta completo del 2,7% e un tasso di risposta parziale del 35,5%…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Pembrolizumab attivo nel carcinoma renale non a cellule chiare”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/pembrolizumab-attivo-nel-carcinoma-renale-non-a-cellule-chiare-28850