Entesite subclinica e psoriasi senza artrite – ‘Ustekinumab’ sembra arrestarne progressione ad artrite psoriasica
“Il trattamento con ustekinumab, inibitore di IL-12/23, effettuato in pazienti con entesite subclinica e psoriasi (due manifestazioni di malattia psoriasica) ma senza artrite, sarebbe in grado di far regredire l’entesite entro 12 settimane dall’inizio del trattamento, mantenendo il beneficio almeno fino ad un anno. Queste le conclusioni principali di un piccolo studio pubblicato su Arthritis & Rheumatology che sembrano suggerire che l’impiego di questo farmaco potrebbe aiutare a prevenire la progressione di malattia ad artrite psoriasica (PsA)
Razionale dello studio“La consapevolezza, alimentata dai dati, secondo cui la PsA può portare rapidamente a danno articolare irreversibile, limitazione funzionale e alterazione della qualità della vita ha determinato un’inevitabile modificazione del paradigma di trattamento di questa condizione verso la diagnosi e il trattamento precoce – scrivono gli autori nell’introduzione al lavoro”.
“Dal momento che – continuano i ricercatori – il 70% dei pazienti che sviluppano PsA mostrano un quadro clinico pregresso di psoriasi, i dermatologi sono, in teoria, gli specialisti medici più avvantaggiati per identificare le anomalie articolari alle giunture delle estremità del corpo”.
In alcune popolazioni di pazienti psoriasici, quasi il 2% dei casi sviluppa ogni anno PsA.
Ciò detto, nonostante l’aumentata attenzione dei dermatologi alle conseguenze della psoriasi e la promozione di screening per la PsA in pazienti con psoriasi, la prevalenza di malattia muscolo-scheletrica non diagnostica resta elevata, con percentuali di mancata diagnosi di PsA quantificate in un valore percentuale pari al 29% (quasi un paziente su 3) in pazienti sottoposti a visita dermatologica per psoriasi.
Alcuni studi hanno ipotizzato che l’entesite rappresenti l’anomalia primaria nella PsA, mentre altri hanno dimostrato che la sovra-espressione di IL-23 porti ad un fenotipo di spondiloartropatia che ha inizio a livello delle entesi.
“Dato il ruolo acclarato di IL-23 nello sviluppo di patologia spondiloartropatica, guidata da entesite – argomentano i ricercatori – non si può escludere un possibile beneficio derivante dall’adozione di una strategia terapeutica che blocchi l’asse IL-23/17 per il trattamento delle entesopatie nella PsA allo stadio iniziale. Di qui il nuovo studio, che ha voluto sondare l’efficacia dell’inibizione IL-12/23sulla caratteristiche ecografiche di entesopatia subclinica in pazienti con psoriasi di grado moderato-severo, utilizzando il trattamento con ustekinumab nella modalità d’uso per la psoriasi”.
Disegno dello studio
Per verificare che i pazienti con entesite subclinica individuata mediante ecografia, ma senza artrite clinicamente apparente, potessero trarre beneficio dal trattamento con ustekinumab, i ricercatori hanno monitorato 73 pazienti con psoriasi a placche di grado moderato-severo mediante ecografia…”