Malattie rare – Linfoma diffuso a grandi cellule B, più del 50% dei pazienti trattati con le CAR T-cells axi-cel è ancora vivo dopo 2 anni
“Un’analisi di follow-up dei pazienti dello studio multicentrico di fase 1/2/ ZUMA-1 evidenzia che il 51% dei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B trattati con le CAT T-cells anti-CD19 axi-cel (axicabtagene ciloleucel) era ancora vivo 2 anni dopo l’infusione. I risultati di quest’analisi – aggiornata con almeno 24 mesi di follow-up – sono appena stati presentati al congresso annuale della American Society of Hematology (ASH) e pubblicati contemporaneamente su The Lancet Oncology
L’analisi rivela inoltre che, 2 anni dopo una singola infusione di axi-cel (follow-up mediano di 27,1 mesi), il 39% dei pazienti continuava a rispondere al trattamento e che la sopravvivenza globale (OS) mediana non è ancora stata raggiunta.
Nell’agosto 2018, axicabtagene ciloleucel ha ricevuto dalla Commissione europea l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio per il trattamento di pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL, diffuse large B-cell lymphoma) e con linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B (PMBCL, primary mediastinal B-cell lymphoma) entrambi recidivanti o refrattari, dopo due o più linee di terapia sistemica. Axicabtagene ciloleucel è stato approvato dalla US Food and Drug Administration nell’ottobre 2017.
A due anni, la miglior risposta obiettiva tramite valutazione dello sperimentatore (n = 101) ha dimostrato un tasso di risposta globale (ORR, overall response rate) dell’83%, con il 58% dei pazienti che ha ottenuto una risposta completa (CR, complete response). Con un follow-up mediano di 27,1 mesi, il 39% dei pazienti ha mantenuto la risposta, incluso il 37% dei pazienti con CR.1 Il 93% dei pazienti con risposta continua a 12 mesi ha mantenuto tale risposta a 24 mesi.1 La durata mediana della risposta è stata di 11,1 mesi; la durata mediana della risposta completa non è stata raggiunta. La sopravvivenza globale mediana non è stata raggiunta.
«Con tumori aggressivi come il linfoma a grandi cellule B refrattario, l’obiettivo principale è quello di prolungare la vita dei pazienti mantenendo una qualità di vita il più alta possibile», ha dichiarato Paolo Corradini, Direttore del Dipartimento di Ematologia e Onco-ematologia pediatrica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e presidente della Società Italiana di Ematologia…”
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Fonte: “Linfoma diffuso a grandi cellule B, più del 50% dei pazienti trattati con le CAR T-cells axi-cel ancora vivo dopo 2 anni. #ASH2018”, PHARMASTAR