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Sindrome coronarica acuta o ACS – Meno decessi con ‘alirocumab’

Nei pazienti con un precedente attacco cardiaco o angina instabile (nota come sindrome coronarica acuta o ACS), alirocumab ha ridotto in misura significativa il rischio di eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE) ed è stato associato ad un minor rischio di morte per qualsiasi causa.
Sono i risultati di nuove analisi sulla mortalità dello studio ODYSSEY OUTCOMES presentati al congresso dell’American Heart Association (AHA) di Chicago e pubblicati sul New England Journal of Medicine

«Ridurre il rischio di morte dei pazienti è una delle priorità chiave dei cardiologi. Alcune di queste morti potrebbero potenzialmente essere prevenute, in particolare tra i pazienti che sono già stati identificati come ad alto rischio perché hanno una storia di sindrome coronarica acuta», ha affermato l’autore principale Gregory Schwartz, della University of Colorado School of Medicine, Aurora. «In questo studio su quasi 19.000 pazienti, alirocumab è stato associato a un minor numero di decessi per qualsiasi causa, un’osservazione che è stata più pronunciata tra i pazienti che erano eleggibili per essere sottoposti a un trattamento di almeno 3 anni o che hanno iniziato con un livello di LDL-C di almeno 100 mg/dl».

Alirocumab è un inibitore monoclonale che inibisce il legame della PCSK9 (proproteina della convertasi subtilisina/Kexin tipo 9) al recettore LDL e quindi aumenta il numero di recettori LDL disponibili sulla superficie delle cellule epatiche per eliminare le lipoproteine a bassa densità, riducendo di conseguenza il livello di colesterolo LDL (LDL-C) nel sangue.

Il farmaco è stato sviluppato da Regeneron e Sanofi nell’ambito di un accordo di collaborazione globale ed è approvato in oltre 60 paesi in tutto il mondo. Negli Stati Uniti è indicato in aggiunta alla dieta e alla terapia con statine alla massima dose tollerata per il trattamento di adulti con ipercolesterolemia familiare eterozigote (HeFH) o malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) che richiedono un ulteriore abbassamento del LDL-C.

Nuove analisi dello studio ODYSSEY OUTCOMES
Nel trial clinico alirocumab, aggiunto a statine alla massima dose tollerata, è stato confrontato con le sole statine in pazienti che avevano avuto una sindrome coronarica acuta negli ultimi 12 mesi. Il farmaco ha ridotto in misura significativa il rischio di MACE ed è stato associato a un minor rischio di morte per qualsiasi causa…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Sindrome coronarica acuta, meno decessi per qualsiasi causa con alirocumab. Studio ODYSSEY OUTCOMES #AHA2018”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/sindrome-coronarica-acuta-meno-decessi-per-qualsiasi-causa-con-alirocumab-studio-odyssey-outcomes-aha2018-28195