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Colesterolo – Presentate le nuove linee guida dell’American Heart Association (AHA)

La nuova edizione delle linee guida dell’American Heart Association (AHA) e dell’American College of Cardiology (ACC) sul colesterolo sono sempre più ‘sartoriali’ e danno grande importanza alla stratificazione del rischio nel singolo paziente per dare ad ognuno la giusta terapia rispetto al suo personale rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare aterosclerotica. Introdotto il nuovo concetto dei ‘fattori che aumentano il rischio’. Presentata a Chicago, al congresso dell’American Heart Association, la nuova edizione delle linee guida è pubblicata in contemporanea su Circulation su JACC

Nella giornata dedicata ai Veterani di guerra negli Stati Uniti, al congresso dell’American Heart Association (AHA) in corso a Chicago, torna in scena un grande classico della prevenzione cardiovascolare: le linee guida sul trattamento del colesterolo nell’edizione aggiornata 2018.
Il documento di 78 pagine, pubblicato su Circulation e su JACC, è stato redatto dalla task force dell’AHA e dell’ACC (American College of Cardiology), in collaborazione con varie altre società scientifiche americane; a siglare questa nuova edizione delle linee guida come primo nome è Scott Grundy.

Il colesterolo elevato non fa mai bene, a qualsiasi età, perché aumenta il rischio di incorrere in un infarto o in un ictus nel corso della vita. Il primo passo verso la salute del cuore e dei vasi secondo gli esperti è dunque quello di condurre uno stile di vita adeguato, per poi ricorrere ai farmaci, secondo un approccio a gradini, qualora il rischio fosse troppo elevato e i livelli di colesterolo LDL non a target.

Questa nuova edizione delle linee guida si contraddistingue per dettagliare e individualizzare il rischio dei pazienti in maniera molto più puntuale che in passato, per arrivare a personalizzare realmente le opzioni di trattamento. Una delle nuove strategie di stratificazione del rischio è rappresentata dalla valutazione del calcio coronarico (CAC score). Le statine restano la prima scelta di trattamento per ridurre i livelli di LDL, ma nei soggetti ad alto rischio o che già abbiamo avuto un ictus o in infarto, le linee guida suggeriscono l’aggiunta anche di altre terapie non statiniche, come l’ezetimibe e gli inibitori di PCSK9…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “AHA /1 Colesterolo: presentate le nuove linee guida delle società americane di cardiologia”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=67751