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BPCO – Terapia di sostituzione nicotinica efficace sia se limitatata nel tempo che se a lungo termine

Diciamolo subito chiaramente: smettere di fumare è il presupposto per qualunque intervento mirato al controllo della BPCO. Per i fumatori impenitenti, come extrema ratio, c’è il ricorso alle terapie antifumo, come la terapia di sostituzione nicotinica (NRT). Ora uno studio di recente pubblicazione su JAMA Open Network ha dimostrato che sottoporre ai pazienti con BPCO, fumatori incalliti, la NRT a lungo termine – con o senza una data definita di sospensione – non è più efficace del ricorso alla NRT limitata nel tempo (opzione di trattamento attuale)

Razionale e disegno dello studio
I pazienti con BPCO che continuano a fumare, purtroppo, sono a rischio maggiore di andare incontro a decesso precoce e ad un’accelerazione della progressione di malattia, rispetto a quelli che sono riusciti a smettere, ricordano i ricercatori nell’introduzione al lavoro.

Il paziente tipo appartenente alla prima categoria, affetto da BPCO e fumatore incallito, è un tabagista di lungo corso (uno o più decenni) e si connota per aver cercato, senza successo, più volte, di smettere di fumare prima della diagnosi di BPCO.

Mentre la terapia a lungo termine rappresenta uno standard di trattamento della dipendenza di oppiacei, fino ad ora non esistevano studi di ampie dimensioni che si fossero concentrati sul vizio del fumo.

L’obiettivo di questo studio, pertanto, è stato quello di mettere a confronto l’efficacia del ricorso alla NRT a lungo termine (LT-NRT) come le misure standard di cessazione dell’abitudine al fumo (SSC) in termini di riduzione dell’ esposizione al fumo di sigaretta, di riduzione dei danni causati dal fumo e di cessazione dell’abitudine al fumo in pazienti con BPCO tabagisti.

Lo studio, un trial clinico randomizzato condotto in assenza di cecità, ha reclutato 398 pazienti tabagisti – il 60% di sesso femminile, età media pari a 56 anni e un numero medio giornaliero di sigarette fumate pari a 23,1 -. Questi riferivano una diagnosi pregressa di  BPCO e mostravano livelli differenti di disponibilità a smettere di fumare.

Il trattamento standard per la cessazione dell’abitudine al fumo (SSC) prevedeva il ricorso iniziale alla NRT per 10 settimane, seguito da 4 sessioni di counselling per quelli veramente motivati a smettere di fumare. Il gruppo sottoposto a LT-NRT, invece, era stato sottoposto per un anno a questa opzione di trattamento, seguita da 6 sessioni di counselling, indipendentemente dalla volontà o meno di smettere di fumare…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “BPCO, terapia di sostituzione nicotinica a lungo termine efficace quanto quella limitata nel tempo”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/pneumo/bpco-terapia-di-sostituzione-nicotinica-a-lungo-termine-efficace-quanto-quella-limitata-nel-tempo-27866