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BPCO – Denervazione polmonare mirata, un aiuto in caso di malattia in trattamento attivo

I pazienti con broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO) soffrono di minori problemi respiratori quando trattati con denervazione polmonare mirata, o Targeted Lung Denervation (TLD). A suggerirlo i primi risultati di fase II dello studio clinico AIRFLOW 2, presentati al Congresso Internazionale della European Respiratory Society, recentemente svoltosi a Parigi

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Questa procedura per aprire le vie aeree ostruite in soggetti con BPCO pare infatti ridurre di oltre il 50% i problemi correlati alla patologia nei pazienti che hanno ricevuto il trattamento attivo rispetto quelli sotto simulazione, ed è sicura.

La tecnica TLD comporta il passaggio nei polmoni di un catetere speciale attraverso uno strumento chiamato broncoscopio. Il broncoscopio permette ai medici di vedere l’interno delle vie aeree di un paziente e di utilizzare il catetere per fornire un tipo di carica elettrica, chiamata energia a radiofrequenza, ai nervi all’esterno delle vie aeree, interrompendone la normale funzione. Questo fa sì che le vie aeree si rilassino e si dilatino, e che diminuisca la produzione di muco e l’infiammazione delle loro pareti. Successivamente vengono rimossi il catetere e il broncoscopio.

“Siamo stati in grado di diminuire significativamente sintomi respiratori cronici come la mancanza di respiro, le esacerbazioni della malattia, le infezioni e i ricoveri in un gruppo di pazienti con BPCO che sono già in terapia medica aggressiva” spiega Dirk-Jan Slebos, ricercatore principale dello studio, dell’University Medical Centre Groningen (Paesi Bassi). “Vi è stata anche una tendenza al miglioramento della qualità della vita e delle funzioni polmonari nei pazienti trattati”. Si tratta di risultati che potrebbero avere importanti implicazioni non solo sulla qualità della vita dei malati, ma anche sui costi sanitari, visto che, come noto, si tratta di eventi che hanno un impatto significativo sul costo della cura.

Lo studio clinico AIRFLOW 2 si sta svolgendo in diversi centri in sei paesi europei. I pazienti vengono randomizzati per ricevere un TLD o una procedura fittizia sotto anestesia generale. La procedura fittizia prevede l’inserimento del broncoscopio e del catetere, ma non viene somministrato il cambio elettrico a radiofrequenza. Ciò avviene in condizioni di “doppio cieco”, in cui l’équipe di trattamento che esegue la procedura sa se il paziente è assegnato al trattamento attivo o a quello fittizio, ma l’équipe di follow-up che vede il paziente per le visite e i test post-procedura non lo sa, e nemmeno il paziente…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Denervazione polmonare mirata, un aiuto in caso di BPCO in trattamento attivo”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/pneumo/denervazione-polmonare-mirata-un-aiuto-in-caso-di-bpco-in-trattamento-attivo-27763