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Arresto cardiaco da bambino – Deficit neurologici da adulto

L’aver subito un arresto cardiaco in età pediatrico può rappresentare un fattore scatenante di deficit neuropsicologici da adulto. Due studi USA hanno valutato le performance neuropsicologiche di 160 individui sopravvissuti da bambini a un arresto cardiaco

(Reuters Health) – I deficit neuropsicologici sono comuni un anno dopo l’arresto cardiaco pediatrico, anche tra i bambini con outcome positivi. È quanto emerge da due studi clinici condotti sull’ipotermia terapeutica dopo l’arresto cardiaco pediatrico (Thapca-Ih e Thapca-Oh).

Gli studi. 
Come riportato da Jama Neurology, il team guidato da Beth Slomine, del Kennedy Krieger Institute e della Johns Hopkins University di Baltimora, ha esaminato i risultati neuropsicologici basati sulle performance un anno dopo l’arresto cardiaco in 160 sopravvissuti senza significativi ritardi nello sviluppo prima dell’evento. Gli esiti sono stati classificati come favorevoli o sfavorevoli in base alla loro Vabs-II (Vineland Adaptive Behavior Scale, Second Edition), una misura standardizzata basata sul rapporto del caregiver.

I risultati
. Complessivamente, il 71,2% (114 su 160) dei sopravvissuti è stato classificato con esito favorevole, cioè con punteggio Vabs-II entro due deviazioni standard al di sotto della media dello standard corretto per età (cioè 70 o superiore). Tra i bambini con meno di sei anni, il punteggio medio delle Msel (Mullen Scales of Early Learning) è stato significativamente inferiore rispetto al gruppo di riferimento.
Metà dei bambini ha avuto un punteggio ridotto, ma il 12% aveva punteggi pari o superiori ai valori medi corretti per l’età…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Arresto cardiaco in età pediatrica, deficit neurologici da adulto”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=65707