Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Sindrome dell’arto fantasma – Realtà aumentata e intelligenza artificiale per sconfiggere dolore

Quando tutte le altre terapie hanno fallito, c’è ancora una possibilità per aiutare i pazienti amputati, tormentati dal dolore dell’arto fantasma. La tecnica PME, messa a punto da un’università svedese, aiuta i pazienti a scollegare le connessioni tra corteccia sensitivo-motoria relativa all’arto amputato e reti neurali deputate alla percezione del dolore. Di fronte ad uno schermo il paziente ‘allena’ la corteccia motoria destinata all’arto amputato a ‘muovere’ un arto digitale, scollegandola in questo modo dai circuiti del dolore

Oltre ad essere un tormento per i pazienti, resta ad oggi un mistero della fisiopatologia. E’ la sindrome dell’arto fantasma, quel dolore che il cervello percepisce notte e giorno a carico di un arto che ormai non è più, in quanto amputato a seguito di una malattia (è una delle più drammatiche conseguenze del diabete) o di un trauma.

Ma le ricerche sull’origine di questa stranissima forma di dolore proseguono e la rivista Frontiers in Neurology  pubblica questa settimana una nuova teoria, elaborata da Max Ortiz Catalan della Chalmers University of Technology (Svezia), che si fonda su un rivoluzionario trattamento di questa condizione, basato su realtà aumentata e machine learning.

La nuova teoria, detta del ‘coinvolgimento stocastico’ (stochastic entanglement) propone che dopo un’amputazione, i circuiti nervosi relativi all’arto amputato perdano il loro ruolo e diventino così suscettibili al coinvolgimento con altri network nervosi, in questo caso quelli responsabili della percezione del dolore.

“Immaginate di aver perso una mano – spiega Ortiz Catalan – questo evento lascia ‘disoccupato’ una parte di corteccia cerebrale, in generale del vostro sistema nervoso. Questa zona del cervello smette di processare qualunque input sensitivo e smette di produrre qualunque comando motorio per far muovere la mano. In altre parole diventa inattivo, ma non silente”.

I neuroni infatti non vengono mai silenziati e quando non sono impegnati a svolgere un compito particolare, possono ‘scaricare’ in maniera casuale. Questo può portare alla casuale attivazione contemporanea di un gruppo di neuroni di una certa parte del network sensitivo-motorio e del network della percezione del dolore. Quando questi neuroni si attivano contemporaneamente, possono ricreare l’esperienza del dolore in una parte del corpo che non esiste più…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Sindrome dell’arto fantasma: realtà aumentata e intelligenza artificiale per sconfiggere il dolore”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=65246