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Artrite psoriasica – Trattamento con ‘ixekizumab’ migliora outcome riferiti da pazienti

Ixekizumab, in pazienti con artrite psoriasica (PsA) attiva, naive ai farmaci biologici, migliora in modo significativo la sintomatologia riferita dai pazienti a livello cutaneo, la qualità della vita legata allo stato di salute e la produttività al lavoro. Lo dimostrano i risultati di un’analisi post-hoc dei dati relativi al trial registrativo SPIRIT-P1, di recente pubblicazione sulla rivista Rheumatology

L’artrite psoriasica e l’impatto sulla qualità della vita dei pazienti
L’artrite psoriasica (PsA) è un’artrite cronica infiammatoria associata a psoriasi e ad altre manifestazioni quali le artriti periferiche, le spondiliti, l’entesite e la dattilite.

I pazienti che ne sono affetti riferiscono dolore significativo e problemi relativi alla produttività lavorativa e alla presenza sul posto di lavoro. L’impatto negativo della PsA si estende, però, anche ad aspetti fisici ed emozionali della vita dei pazienti, misurabili grazie ad alcuni outcome riferiti dai pazienti (PROs).  Ad esempio, i pazienti con PsA riferiscono un peggioramento della qualità della vita legata allo stato di salute (HRQOL) rispetto sia alla popolazione generale che ai pazienti affetti solo da psoriasi. Il prurito associato alla psoriasi può esercitare un impatto sostanziale sulla HRQOL, anche nei pazienti con malattia lieve. Pertanto, sia la componente cutanea che quella articolare contribuiscono in modo aggiuntivo all’impatto fisico e a quello emozionale della PsA.

Alcune informazioni su ixekizumab
Ixekizumab, è un anticorpo monoclonale sviluppato per legarsi all’interleuchina 17A una proteina presente nel sistema immunitario dell’organismo e coinvolta negli effetti del sistema immunitario che causano la psoriasi, inclusa l’infiammazione.

La commissione europea ha approvato all’inizio dell’anno ixekizumab per il trattamento degli adulti con artrite psoriasica attiva (PsA) intolleranti o che non abbiano avuto risposta a uno o più farmaci modificanti la malattia.

L’efficacia e la sicurezza del farmaco è stata determinata dai risultati di due studi di Fase 3 randomizzati in doppio cieco e controllato con placebo – SPIRIT-P1 e SPIRIT-P2 – che hanno arruolato oltre 670 pazienti adulti con PsA attiva.

SPIRIT-P1 ha valutato la sicurezza e l’ efficacia di ixekizumab rispetto al placebo in pazienti con PsA attiva che non erano mai stati trattati con un farmaco antireumatico che modifica la malattia biologica.

SPIRIT-P2 ha valutato la sicurezza e l’ efficacia di ixekizumab rispetto al placebo nei pazienti con PsA attiva in pazienti che avevano fallito uno o due inibitori del TNF.

Obiettivi del nuovo studio
L’analisi post-hoc si è proposta l’obiettivo di valutare i PRO dei pazienti con PsA trattati con ixekizumab per un anno, reclutati nello studio SPIRIT-P1 (pazienti naive ai DMARDb).
Il trial in questione prevedeva una prima fase in doppio cieco e randomizzata sia vs. placebo che vs. molecola attiva (adalimumab). A questa seguiva una seconda fase di estensione con i due gruppi trattati con ixekizumab fino ad un anno…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Artrite psoriasica, ixekizumab migliora outcome riferiti dai pazienti”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/artrite-psoriasica-ixekizumab-migliora-outcome-riferiti-dai-pazienti-27319