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Malattie rare – Beta-talassemia trasfusione-dipendente, trattamento con ‘luspatercet’ centra bersagli in fase III

Il trattamento con luspatercept ha permesso di ottenere un miglioramento statisticamente significativo della risposta eritroide in pazienti con beta-talassemia trasfusione-dipendente, nello studio BELIEVE. Lo annunciano in una nota Acceleron e Celgene, le due aziende che stanno sviluppando il farmaco

BELIEVE è uno studio multicentrico di fase III, randomizzato, controllato e in doppio cieco, il cui endpoint primario era appunto la risposta eritroide, definita come una riduzione di almeno del 33% rispetto al basale nel bisogno di trasfusioni di globuli rossi, con una riduzione di almeno due unità durante 12 settimane consecutive, dalla settimana 13 alla settimana 24, rispetto al placebo.

Luspatercept è il capostipite della classe degli agenti stimolanti la maturazione eritroide (EMA). Il farmaco è una forma modificata del recettore dell’activina di tipo IIB, una proteina che riveste un ruolo fondamentale nel processo di formazione di nuovi globuli rossi (eritropoiesi). Luspatercept agisce intrappolando i ligandi dell’activina e del recettore del TGF-beta e bloccando, in tal modo, la trasduzione dei segnali TGF-mediati e activina-mediati. In questo modo, contribuisce al ripristino della maturazione delle cellule ematopoietiche e alla produzione dei globuli rossi.

Lo studio BELIEVE ha valutato l’efficacia e la sicurezza di luspatercept rispetto al placebo, in entrambi i casi in aggiunta alla migliore terapia di supporto disponibile, in pazienti adulti con beta-talassemia dipendente dalle trasfusioni.

Oltre a centrare il bersaglio dell’endpoint primario dello studio, luspatercept ha anche raggiunto tutti i principali endpoint secondari: un miglioramento statisticamente significativo del bisogno trasfusionale dei globuli rossi rispetto al basale con una riduzione almeno del 33% durante il periodo dalla 37a alla 48a settimana, una riduzione almeno del 50% nel periodo dalla settimana 13 alla settimana 24, almeno una riduzione del 50% durante il periodo dalla settimana 37 alla settimana 48 e una variazione media del bisogno trasfusionale dalla settimana 13 alla settimana 24.

Gli eventi avversi osservati nello studio sono risultati generalmente coerenti con i dati già riportati in precedenza sul profilo di sicurezza e tollerabilità di luspatercept.
“Per decenni, la gestione della beta-talassemia negli adulti è stata limitata alle trasfusioni e alla chelazione del ferro. La riduzione del fabbisogno trasfusionale rappresenta un importante passo avanti per i pazienti affetti questa malattia del sangue rara e debilitante” ha dichiarato Jay Backstrom, direttore medico di Celgene…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Beta-talassemia trasfusione-dipendente, luspatercet centra i bersagli in fase III”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/beta-talassemia-trasfusione-dipendente-luspatercet-centra-i-bersagli-in-fase-iii-27314