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Tromboembolismo venoso, Toscana – Virtuoso sistema di gestione integrata per pazienti in terapia anticoagulante

La creazione di una rete assistenziale integrata di I e II livello che permetta la diagnosi e la gestione, anche a domicilio, dei pazienti che possono necessitare di terapie anticoagulanti: questo il progetto al quale stanno lavorando gli esperti di settore che si sono riuniti a Firenze per costruire un percorso che potrebbe essere esteso a tutta la regione, un modello che è già attivo nell’Area Vasta Toscana-Centro nel setting del Tromboembolismo Venoso e che sta confermando di funzionare

15 GIU – Nell’Area Vasta Toscana-Centro i medici di medicina generale a cui si presentano pazienti con sospetta trombosi profonda possono contattare un numero verde al quale risponde un esperto che fisserà un eco-colordoppler e una visita specialistica con eventuale prescrizione di terapia entro 48 ore, mentre il mmg si occuperà del un follow-up. “Abbiamo ricevuto più di 450 chiamate nei primi tre mesi del 2018, tutti casi che, altrimenti, sarebbero arrivati in ospedale”, afferma Giancarlo Landini, direttore del dipartimento Specialistiche Mediche AUTC e coordinatore del progetto.

L’idea è quella di ampliare questo percorso a tutti i pazienti che necessitano di un trattamento anticoagulante sfruttando contemporaneamente le potenzialità dei nuovi anticoagulanti orali che ancor più consentono un approccio domiciliare. Un percorso tutto da strutturare che si dovrà sviluppare su tre livelli: I livello MMG – II livello Ambulatori Terapia Anticoagulante AUTC e Centro Tao Firenze – III Malattie Aterotrombotiche Careggi e Centro Tao.

Partendo ora con l’implementazione di questa iniziativa “la speranza sarebbe quella di vedere i primi risultati entro un anno – afferma Rossella Marcucci, direttore SOD Malattie Aterotrombotiche AOUC e coordinatore, insieme a Landini, del progetto – serviranno pochi mesi per mettere in rete le strutture, che in realtà sono già in gran parte connesse, mentre potrebbe richieder un po’ più di tempo il coinvolgimento di tutti i medici di medicina generale”.

A coordinare il tutto è il Cup che, attraverso un database centralizzato, consente di velocizzare la presa in carico dei pazienti: “Abbiamo costruito un sistema del Fast Track identificando la priorità assoluta con il codice “U”, centralizzando l’offerta e creando una rete tra Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Sistema di gestione integrata per pazienti in terapia anticoagulante. Da Toscana modello virtuoso per intercettare e gestire persone con tromboembolismo venoso”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=62908