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Ricerca – ‘Horizon Europe’, cento miliardi per nuovo programma quadro europeo

Horizon Europe, il programma quadro per la ricerca e l’innovazione proposto dalla Commissione europea per il 2021-2027 ha un bilancio di 100 miliardi di euro, il più ricco di sempre, e potranno parteciparvi anche paesi al di fuori dell’UE, compresa la Gran Bretagna del dopo Brexit. Previsti cambiamenti nei meccanismi di finanziamento, ma i fondi destinati a strumenti di eccellenza come l’ERC non sembrano ancora sufficienti

La Commissione europea (CE) ha illustrato come intende spendere il bilancio per la ricerca e l’innovazione più cospicuo della sua storia. In un documento che definisce i piani per il prossimo grande programma di finanziamento scientifico, la Commissione ha inoltre confermato nuove norme che, per la prima volta, consentiranno di parteciparvi a tutti i paesi del mondo, compresa la Gran Bretagna del dopo Brexit.

Il 7 giugno a Bruxelles i responsabili politici hanno lanciato la prima proposta dettagliata per il programma quadro Horizon Europe, che durerà dal 2021 al 2027 e che dispone di un bilancio di previsione di quasi 100 miliardi di euro. La somma non comprende un contributo britannico, che lascerà l’Unione europea nel 2019.

Tuttavia, il bilancio proposto supera di circa 33 miliardi di euro quello dell’attuale programma, Horizon 2020, che va dal 2014 al 2020, una volta eliminato da quest’ultimo il contributo della Gran Bretagna. E’ peraltro probabile che il bilancio del nuovo programma verrà ridotto nel corso dei negoziati che si terranno nei prossimi due anni.

Horizon Europe avrà tre pilastri principali, destinati alla ricerca di base, all’innovazione, e a risolvere alcune delle grandi sfide che la società si trova ad affrontare e a rafforzare la competitività industriale. Il settore della ricerca di base non disporrà più di un flusso di finanziamenti specificamente destinato alle tecnologie emergenti e si prevedono anche cambiamenti sostanziali per quel che riguarda i flussi che investono questioni sociali e di innovazione.

Presentando la proposta, il commissario per la ricerca e l’innovazione della CE, Carlos Moedas, ha dichiarato che i responsabili dello sviluppo del progetto hanno avuto il coraggio di cambiare le cose che non hanno funzionato.

Più della metà del finanziamento totale, pari a 52,7 miliardi di euro, sarà destinato al fondo per le sfide che deve affrontare la società. Con questi fondi i ricercatori vogliono rispondere all’invito a presentare proposte di ricerca in alcuni specifici settori: salute, società inclusiva e sicura, digitale e industria, clima, energia e mobilità, risorse alimentari e naturali.

Moedas afferma che in questo ambito saranno accantonati da 5 a 10 miliardi di euro per individuare obiettivi di ricerca, paragonabili a “missioni sulla Luna”, che affrontino problemi globali, nel tentativo di sollecitare i cittadini a una maggiore partecipazione a Horizon Europe. Il documento non ha definito gli obiettivi specifici delle missioni; al contrario, il pubblico, insieme al Parlamento europeo, agli esperti e ai singoli paesi, avrà voce in capitolo nella progettazione delle missioni, che avranno obiettivi e scadenze specifici (precedenti obiettivi comprendevano il raggiungimento entro il 2030 di 100 città a zero emissioni di carbonio o tagli del 90 per cento della plastica negli oceani).

Il sostegno futuro alla scienza si fonda sulla comprensione da parte dell’opinione pubblica del valore che essa ha per la società, ha detto Moedas: “I contribuenti non sanno perché sia necessario destinare un miliardo di euro per mappare il cervello, ma se si dice loro che potrà aiutare a curare il morbo di Alzheimer, ci stanno”.

Maud Evrard, responsabile della politica di Science Europe, un gruppo di pressione che rappresenta i finanziatori della ricerca europea, afferma che le missioni offrono grandi opportunità per la scienza, ma che non è ancora chiaro in che misura i ricercatori possano contribuire da soli al successo di una missione, perché anche regolamentazione e volontà politica possono avere il loro peso.

Riorganizzare l’innovazione
La proposta prevede inoltre “cambiamenti radicali” nelle modalità di finanziamento dell’innovazione da parte della Commissione. Moedas ha affermato che gli attuali sistemi di innovazione, dall’alto verso il basso, non funzionano e possono portare solo a progressi incrementali…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Cento miliardi per la ricerca: il nuovo piano europeo”, Le Scienze

Tratto dahttp://www.lescienze.it/news/2018/06/09/news/ue_finanziamenti_ricerca_programma_horizon_europe-4012896/?refresh_ce