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Tumore al seno metastatico HER2+, sopravvivenza senza progressione simile tra trastuzumab e suo biosimilare

Nelle pazienti con tumore al seno metastatico HER2 positivo, l’aggiunta del biosimilare di trastuzumab MYL-1401O a un taxano come terapia iniziale, seguita dalla monoterapia con lo stesso farmaco per il mantenimento, porta a un tasso di sopravvivenza libera da progressione (PFS) a 48 settimane sovrapponibile a quella che si ottiene con il farmaco di riferimento. E’ quanto emerso da uno studio di fase III presentato al convegno annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), a Chicago

I risultati sono consistenti con quelli precedentemente riportati relativi al tasso globale di risposta con i due farmaci utilizzati in prima linea in combinazione con un taxano.

Nello studio, la PFS a 48 settimane correlava con il tasso globale di risposta a 24 settimane, ha spiegato Hope Rugo, professore di medicina dell’Università della California a San Francisco. La PFS era quasi identica tra i due gruppi di trattamento a 11,1 mesi (P=0,842), con un intervallo di confidenza simile (MYL-1401O, 8,81-11,20; trastuzumab, 8,60-11,20). L’HR per la PFS a 48 settimane, stratificato per il taxano utilizzato, la progressione tumorale e lo status di tumore endocrino era di 0,95 (95% CI, 0,714-1,251; P = 0,694).

Come precedentemente presentato, il tasso di globale di risposta alla settimana 24 nella popolazione intention-to-treat, l’endpoint principale dello studio, era pari al 70% con il biosimilare, rispetto a un tasso del 64% con il farmaco di riferimento. Il tasso globale di risposta era pari a 1,09 con un intervallo di confidenza del 90% (0,981 – 1,218), che rientrava nei limiti per la bioequivalenza prespecificati di 0,81 e 1,24. La differenza assoluta del tasso generale di risposta era pari al 6% (90% CI -1,26 – 13,11).

MYL-1401O è il primo biosimilare approvato negli Stati Uniti per il trattamento del tumore al seno che sovra esprime HER2 e per il tumore gastrico metastatico o per l’adenocarcinoma della giunzione gastroesofagea. L’Fda ha approvato il farmaco nel dicembre del 2017 in base ai risultati dello studio di fase II HERITAGE.

Lo studio ha confrontato l’efficacia, la sicurezza e l’immunogenicità del biosimilare rispetto al farmaco di riferimento, entrambi in associazione a un taxano, in pazienti con cancro della mammella metastatico HER2 positivo…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore al seno metastatico HER2+, sopravvivenza senza progressione sovrapponibile tra trastuzumab e biosimilare. #ASCO2018”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/tumore-al-seno-metastatico-her2-sopravvivenza-senza-progressione-sovrapponibile-tra-trastuzumab-e-biosimilare-asco2018-27007