Cancro – Rivoluzione nella cura, test prevede in 24 ore risposta paziente a più di 10 terapie in parallelo
“Horizon 2020 punta sull’innovazione medica Made in Italy: dalla Commissione europea un contributo a fondo perduto di 2,3 milioni di euro per il progetto Oncosmart di Cellply. Un nuovo sistema di diagnosi che determina l’efficacia delle terapie contro il cancro, testando la risposta in-vitro di cellule del paziente a specifiche cure
Milano, 30 maggio 2018 – Anche la Commissione europea scommette sul progetto Oncosmart: nell’ambito di Horizon 2020, la startup innovativa Italiana Cellply, specializzata nella diagnostica in-vitro, riceverà un contributo a fondo perduto di oltre 2,3 milioni di euro per sviluppare un’innovativa tecnologia in grado di misurare in-vitro la risposta cellulare e l’efficacia delle terapie antitumorali, aiutando i medici ad identificare le cure migliori per ogni specifico paziente.
Per importo, si tratta del maggior contributo concesso in Italia nell’ultima call che ha visto 9 aziende Italiane finanziate e in assoluto uno dei maggiori contributi concessi ad aziende Italiane nell’ambito dello SME Instrument, da quando tale strumento è nato nel 2014.
Un risultato importante per la ricerca scientifica e le iniziative imprenditoriali del nostro Paese. Ancora oggi i farmaci antitumorali producono benefici al paziente in un numero ancora limitato di casi, con tassi di insuccesso che arrivano al 75%.
Gli attuali test di medicina di precisione basati sulla analisi di mutazioni genetiche hanno accuratezza limitata quando utilizzati per prevedere la risposta alle terapie. Inoltre, non sono applicabili al 60-70% dei malati di cancro che non presentano mutazioni genetiche note.
Cellply ha sviluppato la prima piattaforma standardizzata e automatizzata che consente di prevedere in 24 ore e con elevata accuratezza la risposta del paziente a più di 10 terapie in parallelo.
Il test Cellply può essere eseguito indipendentemente dalle caratteristiche genetiche dei pazienti. Il sistema, costituito da uno strumento, un microdispositivo e un software di analisi, permette di valutare in-vitro la capacità dei farmaci di indurre la morte delle cellule tumorali eseguendo il test subito dopo il prelievo quando le cellule sono ancora funzionalmente simili al tumore in-vivo.
La tecnologia permette di valutare anche combinazioni di farmaci a diversi dosaggi ed in futuro è previsto il supporto a diversi tipi di immunoterapie…”
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Fonte: “Rivoluzione nella cura del cancro: un test prevede in 24 ore la risposta del paziente a più di 10 terapie in parallelo”, insalute news