Oncologia – Dove vanno ricerca e spesa farmaceutica
“Il report annuale sui farmaci anticancro pubblicato da IQVIA, leader mondiale nella raccolta ed elaborazione di dati nel settore farmaceutico, fa il punto sulla recente esplosione della ricerca contro il cancro, sulle numerose terapie innovative in fase di sperimentazione e su quanto il l’oncologia rappresenti un ambito particolarmente redditizio per il settore farmaceutico, con i profitti concentrati su un numero relativamente piccolo di farmaci
Secondo il rapporto, nel 2017 la spesa per i 35 farmaci antitumorali più venduti rappresentava l’80% dei circa 110 miliardi di dollari spesi globalmente per le terapie oncologiche, mentre oltre la metà dei farmaci antitumorali approvati non superava i $90 mln di vendite annuali.
Nuovi principi attivi
Negli ultimi cinque anni, 63 farmaci antitumorali, ciascuno approvato per la terapia di uno o più tumori, hanno avuto un impatto sul trattamento di 24 diversi tipi di cancro. L’aumento delle terapie immuno-oncologiche sin dai primi lanci nel 2014 è stato in gran parte incentrato sui meccanismi PD-1 e PD-L1, i cosiddetti inibitori del checkpoint, che hanno dimostrato un’ampia efficacia sui tumori solidi e vengono usati in 23 diversi tipi di neoplasie.
Dei 14 nuovi farmaci oncologici lanciati nel 2017, tutte erano terapie mirate e 11 di essi hanno ottenuto la designazione di “breakthrough therapy” da parte della Fda per aver dimostrato un potenziale miglioramento sostanziale rispetto alle terapie esistenti su uno o più endpoint clinicamente significativi. Tra i benefici clinici di questo nuovo gruppo di farmaci ci sono tassi di remissione totale superiori al 50% ed estensioni significative della sopravvivenza globale.
Gli inibitori PD-1 e PD-L1 hanno avuto una rapida diffusione negli Stati Uniti, poiché il numero di farmaci e i tipi di tumore per i quali sono stati approvati è aumentato significativamente. Nel 2017 sono stati usati per trattare pazienti con 23 diversi tipi di tumore, principalmente il cancro al polmone.
Le terapie di nuova generazione iniziano anche a includere anche le terapie geniche e cellulari, come i farmaci CAR-T che sfruttano le cellule T di un paziente per combattere il cancro, e sono associate a tassi di remissione significativi in tumori con prognosi altrimenti infausta. A proposito di costi, queste nuove terapie stanno stabilendo nuovo standard, basti pensare che il tisagenlecleucel, una CAR T cell indicata per la leucemia linfobalstica acuta costa $475mila per paziente…”
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Fonte: “Oncologia, dove vanno la ricerca e la spesa farmaceutica? Ce lo dice il report 2018 di IQVIA”, PHARMASTAR