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Osteoporosi da glucocorticoidi – denosumab risulta migliore rispetto ai bisfofonati per la rimineralizzazione ossea

L’inibitore RANKL denosumab è più efficace del risedronato bifosfonato nell’aumentare la densità minerale ossea (BMD) a livello della colonna lombare nei pazienti che iniziano o proseguono la terapia steroidea. 
E’ quanto emerso in uno studio internazionale, randomizzato, in doppio cieco pubblicato su The Lancet Diabetes & Endocrinology

«L’osteoporosi indotta da glucocorticoidi è la forma più comune di osteoporosi secondaria e aumenta il rischio di fratture vertebrali e non vertebrali», scrivono Kenneth Saag, della University of Alabama a Birmingham e colleghi.

«I risultati a 12 mesi di questo studio della durata di 24 mesi, hanno mostrato che il denosumab era superiore al risedronato, un bisfosfonato comunemente usato per l’osteoporosi indotta da glucocorticoidi, nell’aumentare la densità minerale ossea nella colonna lombare, e i due gruppi di trattamento avevano profili di sicurezza simili», aggiungono i ricercatori.

Denosumab è attualmente indicato negli Stati Uniti per l’uso in donne in postmenopausa con osteoporosi ad alto rischio di frattura (che presenta più fattori di rischio per fratture, una storia di fratture osteoporotiche o che ha fallito o è intollerante ad altre terapie disponibili per l’osteoporosi). È anche approvato per l’aumento della massa ossea negli uomini con osteoporosi ad alto rischio di frattura. In Canada, ma non negli Stati Uniti, ha l’indicazione per il trattamento dell’osteoporosi indotta da glucocorticoidi.

Denosumab anche meglio di risedronato
Nello studio di non inferiorità sono stati coinvolti in totale 795 pazienti in 79 centri. I pazienti che avevano assunto glucocorticoidi per almeno 3 mesi sono stati classificati come continuatori (505), chi li assumeva da meno di 3 mesi come iniziatori (290).

Sono stati randomizzati a denosumab 60 mg per via sottocutanea ogni 6 mesi più placebo per os ogni giorno per 24 mesi, e a risedronato 5 mg/die più placebo sottocutaneo ogni 6 mesi per 24 mesi.
Tutti i pazienti hanno assunto almeno 1000 mg/die di calcio e almeno 800 IU/die di vitamina D.

L’outcome primario era la non inferiorità di denosumab rispetto a risedronato in termini di variazione percentuale rispetto al basale della densità minerale ossea della colonna vertebrale lombare a 12 mesi…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Osteoporosi da glucocorticoidi, denosumab meglio dei bisfofonati per la rimineralizzazione ossea”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/osteoporosi-da-glucocorticoidi-denosumab-meglio-dei-bisfofonati-per-la-rimineralizzazione-ossea-26732