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Diabete – Inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT-2) riducono mortalità e rischio cardiovascolare meglio di altre classi

Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT-2) hanno ottenuto i migliori risultati in termini di mortalità, rischio cardiovascolare e endpoint di sicurezza in una vasta meta-analisi di studi clinici che confrontava tra loro le nuove classi di farmaci antidiabetici. Gli inibitori DPP-4 (dipeptidil peptidasi 4) sono stati un po’ meno efficaci e gli agonisti GLP-1 (glucagon-like peptide 1) una via di mezzo

E’ quanto emerge da una revisione sistematica della letteratura pubblicata sul Journal of American Medical Association (JAMA).

«Nessun trial sull’esito cardiovascolare ha confrontato direttamente l’efficacia di queste classi: quando non esiste uno studio testa-a-testa, è possibile utilizzare una meta-analisi per stimare l’effetto», hanno scritto gli autori dello studio Sean Zheng, del Royal Brompton Hospital di Londra e colleghi.

«Delle tre classi testate, l’inibizione SGLT-2 può essere preferita rispetto alle terapie a base di incretine, in base alla loro minore associazione con la mortalità e al favorevole profilo di sicurezza».

Rispetto ai gruppi di controllo, gli inibitori SGLT-2 erano associati a una ridotta mortalità per tutte le cause (HR 0,80), così come anche gli agonisti GLP-1 (HR 0,88,), mentre lo stesso non si è verificato con gli inibitori della DPP-4 (HR 1,02).

Rispetto ai DPP-4 inibitori, sia gli inibitori SGLT-2 che gli agonisti GLP-1 erano associati a una ridotta mortalità per tutte le cause (HR per inibitori SGLT-1 0,78; HR per agonisti GLP-1 0,86), ma non c’era alcuna differenza significativa quando le due classi sono state confrontate tra loro.

Dettagli dello studio
La revisione sistematica e la meta-analisi hanno incluso 236 studi clinici per un totale di oltre 176.000 pazienti. Si trattava di studi randomizzati su pazienti con diabete di tipo 2, con un follow-up di almeno 12 settimane e che confrontavano le tre classi di farmaci tra loro, verso placebo o nessun trattamento.
Sono stati inclusi importanti studi clinici sui risultati cardiovascolari come OUTCOME, LEADER e TECOS…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Diabete, inibitori SGLT-2 riducono mortalità e rischio cardiovascolare meglio di altre classi”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/diabete/diabete-inibitori-sglt-2-riducono-mortalit-e-rischio-cardiovascolare-meglio-di-altre-classi-26737