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Tempi di attesa in chirurgia, Toscana – se la lista è troppo lunga le Asl potranno “acquistare” prestazioni in intramoenia senza oneri per il cittadino

Saccardi: “Questa delibera introduce un meccanismo nuovo. Per le liste chirurgiche di particolare delicatezza le aziende acquisteranno prestazioni in libera professione. È un segnale importante, vogliamo che nessun cittadino toscano sia costretto ad andare dai privati per l’oncologia. A breve faremo un’altra delibera sulla riorganizzazione delle visite ambulatoriali”. Rossi: “Una risposta a quanti dicono che la Toscana sta privatizzando la sanità”. LA DELIBERALE LINEE GUIDA

La delibera rimanda a linee di indirizzo molto tecniche ma il succo è una bomba: se la coda per un intervento chirurgico si fa troppo lunga d’ora in poi le Asl e le aziende ospedaliere toscane potranno acquistare la prestazione chirurgica necessaria in intramoenia senza che il cittadino sborsi un euro.

In sostanza la libera professione di medici e sanitari diventa anche un Lea, pur se in casi ben specifici e con lo scopo di tagliare liste d’attesa troppo lunghe.

La delibera, che si intitola Azioni per il contenimento dei tempi di attesa: introduzione della funzione di Gestione Operativa, è stata approvata dalla Giunta odierna e a raccontarne il contenuto sono intervenuti direttamente il presidente Enrico Rossi e l’assessore alla Salute Stefania Saccaridi.

“È bene che si smetta di dire che in Toscana si va verso la privatizzazione della sanità, come mi è capitato spesso di leggere in questi giorni”, ha detto subito Enrico Rossi. “Nella sanità toscana il sistema pubblico è il più vasto, diffuso e produttivo. Solo lo 0,5% degli interventi si fanno in regime di libera professione. Abbiamo dato mandato all’assessore Saccardi di acquistare le prestazioni in libera professione, perché non siano i cittadini a doverle pagare. Ma il mandato prevede anche di ottimizzare la funzione delle sale chirurgiche e di capire, per esempio, se c’è bisogno di altro personale”.

“Da tempo in Regione abbiamo cominciato a studiare il tema delle liste di attesa, cercando di affrontarlo in modo sistematico”, ha chiarito Saccardi. “È un tema di grande complessità, che affligge tutte le regioni di questo Paese, e non solo. Con questa delibera abbiamo affrontato la questione dei tempi di attesa in chirurgia. I dati in nostro possesso parlano di un sostanziale adempimento dei tempi di attesa per la parte oncologica. Più sofferente è la chirurgia programmata, con liste di attesa abbastanza lunghe, per esempio per l’ortopedia. Questa delibera introduce un meccanismo nuovo. Per le liste chirurgiche di particolare delicatezza le aziende acquisteranno prestazioni in libera professione. È un segnale importante, vogliamo che nessun cittadino toscano sia costretto ad andare dai privati per l’oncologia. A breve faremo un’altra delibera sulla riorganizzazione delle visite ambulatoriali”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Toscana. Rivoluzione nei tempi di attesa in chirurgia: se la lista è troppo lunga le Asl potranno “acquistare” prestazioni in intramoenia senza oneri per il cittadino”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=61425