Spondiloartrite assiale non radiografica – benefici ottenuti con ‘adalimumab’ si mantengono a lungo termine
“I benefici ottenuti con adalimumab dai pazienti con spondiloartrite assiale non radiografica (nr-axSpA) sono continuati nella fase di estensione dello studio ABILITY-1, della durata di tre anni, con miglioramenti continui in ambito clinico, funzionale e nelle valutazioni alla risonanza magnetica (MRI). Lo studio è stato pubblicato su Arthritis Research & Therapy
Al termine del trial studio, un terzo dei pazienti con segni oggettivi di infiammazione al basale, aveva raggiunto lo stato di malattia inattiva, definita come un punteggio inferiore a 1,3 sulla scala ASDAS (Ankylosing Spondylitis Disease Activity Score) secondo Désirée van der Heijde, della Leiden University in Olanda e colleghi.
Alla settimana 104, i cambiamenti rispetto al basale nei punteggi MRI dello SPARCC (Spondyloarthritis Research Consortium of Canada) erano di -4,8 (95% CI da -6,9 a -2,8) per le articolazioni sacro-iliache e -2 (95% CI da -2,9 a -1,1) per la colonna vertebrale.
Lo studio ABILITY-1 e la sua estensione a lungo termine
ABILITY-1 era un trial di Fase III condotto in 37 siti dal 2009 al 2013, che comprendeva una fase in doppio cieco di 12 settimane, in cui ai pazienti veniva somministrato adalimumab o placebo. Al termine della sperimentazione il farmaco ha comportato maggiori miglioramenti nell’attività della malattia, nella funzione fisica e nella qualità della vita, oltre alla riduzione dell’infiammazione dell’articolazione sacroiliaca (SIJ) e della colonna vertebrale, sulla base dei risultati della risonanza magnetica.
La fase in doppio cieco è stata seguita da una fase di estensione in aperto di 144 settimane in cui i pazienti hanno ricevuto adalimumab per via sottocutanea, 40 mg ogni settimana. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi, ovvero i MRI/CRP-positivi se avevano un’evidenza obiettiva di infiammazione al basale (variazioni MRI secondo i criteri SPARCC, o aumenti della proteina C-reattiva (CRP)) e i MRI/CRP-negativi se mostravano solo segni e sintomi clinici…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Spondiloartrite assiale non radiografica, i benefici di adalimumab si mantengono a lungo termine”, PHARMASTAR