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Alzheimer – Brexpiprazolo, antipsicotico atipico ne riduce sintomi di agitazione

L’antipsicotico atipico brexpiprazolo è sicuro ed efficace per trattare l’agitazione in pazienti con demenza correlata alla malattia di Alzheimer (AD), almeno alla dose massima. Lo suggeriscono i risultati di due studi di fase 3, per un totale di circa 700 partecipanti adulti, presentati all’American Association for Geriatric Psychiatry (AAGP) 2018, a Honolulu (Hawai, USA)

Il primo è uno studio randomizzato controllato che ha valutato un dosaggio flessibile di brexpiprazolo da 0,5 mg a 2 mg al giorno rispetto al placebo. Il miglioramento del punteggio totale al Cohen-Mansfield Agitation Inventory (CMAI) tra il basale e 12 settimane (l’endpoint primario) non era significativamente differente tra i due gruppi di trattamento.

Tuttavia, le analisi per sottogruppi post hoc dei soli pazienti che hanno ricevuto il farmaco in studio al dosaggio di 2 mg/die hanno mostrato un miglioramento significativamente maggiore del punteggio CMAI rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo. Anche l’intero gruppo del farmaco in studio ha dimostrato una superiorità significativo riguardo all’endpoint secondario “chiave”, ossia il punteggio Clinical Global Impression-Severity of Illness (CGI-S), correlato all’agitazione.

Il secondo studio, che ha confrontato brexpiprazolo a dose fissa rispetto a placebo, ha raggiunto l’endpoint primario. Coloro che hanno ricevuto il farmaco in studio a 2 mg/die hanno avuto un miglioramento significativamente maggiore del punteggio CMAI. Nel complesso, i risultati «dimostrano che le dosi più alte funzionano» ha detto il co-investigator George T. Grossberg, del Dipartimento di Psichiatria e Neuroscienze Comportamentali alla Saint Louis University (Missouri, USA).

Otsuka e Lundbeck, aziende produttrici del farmaco, hanno recentemente annunciato che, sulla base dei colloqui con la Food and Drug Administration (FDA), avvieranno uno studio di fase 3 durante la prima metà di quest’anno che si concentrerà sulla dose più elevata.

«Nel giro di un anno circa inizieremo disporre di dati. Se e quando ciò accadrà, questo sarà il primo composto a ricevere l’approvazione della FDA per l’agitazione in assenza di psicosi nell’AD» ha detto Grossberg.

Azione su recettori serotoninergici, dopaminergici e noradrenergici
Brexpiprazolo è un agonista parziale dei recettori della serotonina 5-HT-1A e della dopamina D2 ed è un antagonista dei recettori della serotonina 5-HT-2A e della noradrenalina, «tutti a potenza subnanomolare», fanno notare i ricercatori. «Si è ipotizzato che le attività di agonista parziale e antagonista del brexpiprazolo verso molteplici sistemi recettoriali serotoninergici, dopaminergici e noradrenergici possano determinare un beneficio terapeutico nell’agitazione correlata all’AD»…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Brexpiprazolo, antipsicotico atipico, riduce i sintomi di agitazione correlati alla malattia di Alzheimer”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/brexpiprazolo-antipsicotico-atipico-riduce-i-sintomi-di-agitazione-correlati-alla-malattia-di-alzheimer-26382