Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

16129 Genova (IT)

Leucemia linfatica cronica – CAR T-cells molto promettenti

La terapia con le CAR T-cells – linfociti T del paziente modificati geneticamente in laboratorio in modo da far loro esprimere un recettore chimerico in grado di riconoscere un antigene tumorale (CAR) – è una strategia “molto promettente” anche per i pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria avanzata. Lo ha detto David L. Porter, dello University of Pennsylvania (UPenn) Health System di Philadelphia, in una presentazione a margine del convegno HemOnc Today, tenutosi a New York

“Ci sono nuove molecole e nuove terapie con le quali otteniamo tassi di risposta estremamente elevati nella leucemia linfatica cronica, ma quando queste terapie cessano di funzionare, i pazienti hanno in generale una prognosi terribile” ha ricordato il professore. “I pazienti con malattia refrattaria e recidivata più volte sono incurabili con qualsiasi cosa eccetto il trapianto, ma la maggior parte di essi non è nemmeno candidabile a questa procedura. Pertanto, c’è ancora bisogno di terapie migliori per i pazienti con malattia recidivata e refrattaria” ha aggiunto.

L’uso della terapia cellulare mirata con le CAR T cells ha la capacità di superare molti dei limiti della chemioterapia convenzionale e di altre forme di immunoterapia, ha affermato l’esperto.
Le cellule T autologhe geneticamente modificate che esprimono recettori diretti contro specifici antigeni tumorali combinano la specificità della terapia con gli anticorpi, la risposta amplificata della terapia cellulare e l’attività di memoria della terapia vaccinale.

Alcuni anni fa, i ricercatori dell’University of Pennsylvania hanno avviato uno studio pilota su un prodotto a base di CAR T-cells chiamato inizialmente CTL019 e ora noto come tisagenlecleucel (sviluppato da Novartis) per valutare la sicurezza, la fattibilità e l’immunogenicità di questa terapia per i pazienti affetti da leucemia e linfoma CD19-positivi. Nello studio erano stati inclusi pazienti con malattia recidivata o refrattaria e tutti avevano una prognosi stimata inferiore a 2 anni con le altre terapie disponibili.

Il primo paziente trattato è stato un uomo di 59 anni con leucemia linfatica cronica in stadio IV che aveva fatto in precedenza sette terapie, era diventato resistente alla chemioterapia e non aveva più opzioni standard disponibili.

Il paziente è stato sottoposto all’infusione delle cellule T nell’agosto 2010. Dieci giorni dopo ha sviluppato febbre alta, ipossia e ipotensione e ha dovuto essere ricoverato in terapia intensiva per quella che ora è nota come una tossicità correlata a questa terapia e potenzialmente grave: la sindrome da rilascio di citochine…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “CAR T-cells molto promettenti anche per la leucemia linfatica cronica”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/car-t-cells-molto-promettenti-anche-per-la-leucemia-linfatica-cronica-26262