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Mieloma multiplo – Promettente ‘elotuzumab’ più trapianto di cellule staminali

L’aggiunta di elotuzumab e della ricostituzione autologa delle cellule mononucleate del sangue periferico al trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche più il mantenimento con lenalidomide è risultata efficace, con un profilo di sicurezza gestibile, in uno studio di fase 1b, in aperto, presentato a Salt Lake City in occasione dei BMT Tandem Meetings

“La piattaforma del trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche è un buon setting per valutare immunoterapie, perché è una piattaforma in cui c’è un carico minimo di malattia e di morte cellulare immunogenica” ha detto Keren Osman, docente di medicina, ematologia e oncologia medica presso il Mount Sinai Health System di New York, durante la sua presentazione. “È anche una piattaforma in cui l’attecchimento del sistema immunitario può essere suscettibile di immunità antitumorale. Alcuni studi hanno dimostrato che la competenza per i vaccini può essere ripristinata mediante l’infusione di alcuni linfociti del sangue periferico” ha aggiunto la professoressa.

Elotuzumab, approvato per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivante in combinazione con lenalidomide e desametasone, è un anticorpo monoclonale umanizzato diretto contro la proteina SLAMF7.
La Osman e i colleghi hanno ipotizzato che l’aggiunta di elotuzumab e della ricostituzione autologa delle cellule mononucleate del sangue periferico alla terapia standard, cioè il trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche più un mantenimento con lenalidomide, sia sicura e fattibile.

Gli endpoint primari dello studio erano la sicurezza e la tollerabilità, mentre erano endpoint secondari la valutazione dello stato di malattia del mieloma e la sopravvivenza libera da progressione (PFS) un anno dopo il trattamento.

Per il loro studio, i ricercatori hanno arruolato 15 pazienti, 13 dei quali hanno completato il protocollo, che comprendeva la leucaferesi allo stato stazionario per la raccolta delle cellule mononucleate del sangue periferico, oltre alla mobilizzazione e alla raccolta delle cellule staminali del sangue periferico standard. I pazienti sono stati sottoposti al condizionamento standard con melfalan e al salvataggio delle cellule staminali autologhe.
Il giorno 3 dopo l’infusione delle cellule staminali, i ricercatori hanno reinfuso le cellule mononucleate del sangue periferico. Il giorno 4, i pazienti hanno iniziato il trattamento con elotuzumab 20 mg/kg ev ogni 28 giorni per un massimo di 12 cicli, più lenalidomide 10 mg per os nei giorni da 1 a 21 e potevano continuare il mantenimento con questo farmaco anche oltre i 12 cicli, a discrezione dello sperimentatore.

Due pazienti non hanno completato il protocollo: uno aveva ottenuto una risposta parziale molto buona, ma lo ha interrotto per sua scelta e l’altro lo ha interrotto a causa di una progressione precoce della malattia…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Mieloma multiplo, promettente elotuzumab più trapianto di cellule staminali”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/mieloma-multiplo-promettente-elotuzumab-pi-trapianto-di-cellule-staminali-26137