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Malattie infiammatorie croniche intestinali – Si possono diagnosticare in fase pre-sintomatica?

Le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) sono sempre più frequenti nel mondo anche nei paesi in via di sviluppo dove c’è stato un incremento di nuovi casi. Alcuni recenti studi hanno analizzato le fasi precoci della malattia e sono stati identificati alcuni markers che potrebbero nel prossimo futuro essere utilizzati per la diagnosi pre-sintomatica di IBD. Se ne è parlato durante la 13^edizione del congresso ECCO (European Crohn’s and Colitis Organisation) a Vienna

In futuro faremo i conti con un incremento anche nei paesi Occidentali e se consideriamo l’alto numero di persone che vivono in paesi come la Cina o l’India, l’incidenza di questa malattia potrebbe aumentare. È facile quindi pensare che, date le milioni di persone coinvolte, l’incidenza in queste zone potrebbe raggiungere o superare quella dei paesi Occidentali. Di conseguenza, le IBD potrebbero diventare un peso per l’economia e aumentare i costi di trattamento nelle Sanità in tutto il mondo.

Per tale motivo bisogna pensare a nuove strategie.
La domanda da porsi, secondo Joana Torres, Hospital Beatriz Angelo Portogallo e Icahn School of Medicine at Mount Sinai USA, è “possiamo prevenire l’aumento globale delle IBD? Possiamo prevedere chi soffrirà di questa malattia?”
Le IBD, come altre malattie autoimmuni, sono caratterizzate da un periodo asintomatico dove i pathways anormali interagiscono con disbiosi ed altri eventi chiave, preparando il terreno alla manifestazione della malattia.

Questo periodo incomincia probabilmente diversi anni prima della diagnosi; se potessimo studiare dei biomarkers specifici, potremmo potenzialmente prevedere chi potrà soffrire di questi problemi. Questo è molto importante, perchè conoscere gli eventi che accadono prima della diagnosi può aiutarci a sviluppare un intervento o strategie che potrebbero anche prevenire il manifestarsi della malattia.

Il concetto di fase pre-clinica è stato estensivamente esplorato per malattie quali l’artrite reumatoide o il diabete di tipo1; questi studi non hanno solo permesso di comprendere meglio la patogenesi della malattia, ma anche di individuare biomarkers per la predizione della stessa. Questo ha permesso di organizzare dei trials per la prevenzione.

Come possiamo conoscere meglio la fase pre-clinica delle IBD? 
In tale direzione sono stati eseguiti degli studi ed altri sono in corso.
Avere un episodio “positivo” di questa malattia nella famiglia è decisamente il fattore di rischio più importante; è stato quindi confermato da diversi studi su parenti stretti che esistono eventi pre-clinici, e compresa la presenza di disbiosi.
Questi dati provengono da studi incrociati; altri studi “longitudinali” su parenti stretti di pazienti con colite ulcerosa o malattia di Crohn, non hanno individuato markers genetici o sierologici che possano aiutare a prevenire la malattia…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Malattie infiammatorie croniche intestinali, possiamo diagnosticarle in fase pre-sintomatica?”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/gastro/malattie-infiammatorie-croniche-intestinali-possiamo-diagnosticarle-in-fase-pre-sintomatica–26064