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Vasculite autoimmune – Terapie steroidee più brevi, speranze da uno studio pilota

Un trattamento della durata di 8 settimane con prednisone a dosi ridotte in combinazione con rituximab in pazienti con vasculite ANCA-associata (AAV), ha mostrato buoni risultati, compresa la remissione completa

Lo studio pilota in 20 pazienti adulti ha portato a un tasso di remissione completa del 70% in 6 mesi. Praticamente identico a quello osservato in 29 controlli storici presi dallo studio RAVE con rituximab in pazienti con AAV, che ha considerato 5,5 mesi di terapia steroidea, secondo Eli Miloslavsky, del Massachusetts General Hospital di Boston.

«Il nostro studio pilota dimostra che i regimi che utilizzano terapie più brevi con glucocorticoidi meritano una ulteriore valutazione, con una particolare attenzione a specifiche popolazioni di pazienti che possono trarre il massimo beneficio da tale approccio», hanno scritto gli autori sulla rivista Seminars in Arthritis and Rheumatism.

Cosa sono le vasculiti ANCA-associate?
Le vasculiti ANCA-associate sono infiammazioni dei piccoli vasi, caratterizzate da sieropositivà per gli anticorpi patogenetici ANCA (anticorpi contro il citoplasma dei neutrofili). Comprendono sostanzialmente la granulomatosi con poliangite (nota in precedenza come granulomatosi di Wegener) e la poliangite microscopica, e sono caratterizzate da sintomi cronici e recidivanti di gravità variabile, da lieve a potenzialmente fatale.

La principale conseguenza delle vasculiti è la perdita di integrità vascolare, che arriva fino all’interruzione del flusso sanguigno e quindi al danneggiamento dei tessuti da questi irrorati. Gli organi più frequentemente coinvolti sono i reni, le vie respiratorie superiori e i polmoni, ma anche il sistema nervoso, la cute, il sistema muscolo-scheletrico, il cuore, l’occhio e l’intestino.

E’ recente l’introduzione nell’armamentario terapeutico contro l’AAV del rituximab, un anticorpo monoclonale diretto contro la proteina CD20, localizzata sui linfociti B. Il farmaco in questione è un anticorpo in grado di modulare la risposta immunitaria. Il farmaco è efficace in particolare nelle vasculiti ANCA positive, o ANCA-associate, che colpiscono soprattutto i vasi sanguigni di piccolo e medio calibro.

Lo studio clinico
Lo studio fa parte dello sforzo in corso per ridurre morbidità e mortalità legate al trattamento con i glucocorticoidi. I pazienti AAV hanno ancora un rischio di morte che è quasi tre volte quello della popolazione generale, anche se la sopravvivenza è aumentata drasticamente dagli anni’ 60, quando sono stati introdotti i trattamenti con glucocorticoidi e ciclofosfamide….”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Terapie steroidee più brevi nella vasculite autoimmune; buone risposte da uno studio pilota”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/terapie-steroidee-pi-brevi-nella-vasculite-autoimmune-buone-risposte-da-uno-studio-pilota-26056