Infezione da Clostridium difficile in adulti e bambini – Nuove linee guida cambiano terapia e metodologia diagnostica
“Le linee guida di pratica clinica per l’infezione da Clostridium difficile in adulti e bambini includono cambiamenti nella diagnostica e nella terapia antibiotica.
Le nuove linee guida, pubblicate su Clinical Infectious Diseases, includono anche il trapianto del microbiota fecale per trattare l’infezione in alcuni casi
“Possiamo controllare meglio questa epidemia imparando come usare i nuovi trattamenti e i metodi diagnostici”, spiega L. Clifford McDonald, co-presidente del panel di esperti che hanno lavorato sulle linee guida. Il ruolo dello specialista infettivologo è fondamentale, non solo nel fornire una diagnosi e per decidere il giusto trattamento delle infezioni da C. difficile, ma anche per aiutare le politiche istituzionali nella realizzazione di strategie di prevenzione e per la riduzione dell’uso inappropriato degli antibiotici”.
Ogni anno, negli Stati Uniti, le infezioni da C difficile colpiscono circa 500mila persone e uccidono da 15mila a 30mila individui. Il tasso di incidenza di queste infezioni negli Stati Uniti ha raggiunto il massimo nel 2010 e da allora non è diminuito, come in alcune parti d’Europa.
Esistono diverse opinioni su quale sia il miglior metodo per diagnosticare queste infezioni, ma le nuove linee guida raccomandano di testare solo i pazienti con diarrea di nuova insorgenza e inspiegabile, definita come tre o più episodi di feci non formate nell’arco di 24 ore.
Inoltre, sebbene la maggior parte dei laboratori ospedalieri oggi utilizzi test diagnostici molecolari, questi metodi sono estremamente sensibile e possono causare una over diagnosi. Pertanto, quando un’istituzione non ha criteri predeterminati che limitino i test ai soggetti con diarrea significativa e inspiegabile, le linee guida raccomandano di effettuare il test dell’antigene comune di C. difficile e il test delle tossine delle feci come parti di un processo diagnostico…”
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Fonte: “Infezioni da C. difficile, nelle nuove linee guida cambiano terapia e metodologia diagnostica”, PHARMASTAR