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Spondilite anchilosante e fratture rachide – Che ruolo hanno farmaci biologici?

I farmaci biologici (DMARDb) non sembrano avere un effetto, nel medio termine, sul rischio di frattura spinale legata alla spondilite anchilosante (AS), stando ai risultati di uno studio osservazionale longitudinale di coorte, basato su registro, di recente pubblicato su BMJ Open. Pertanto, alla luce di tali risultati, resta valida, anche nei pazienti con AS in trattamento con questi farmaci la raccomandazione al ricorso alla fisioterapia per la prevenzione dei danni al rachide

Razionale dello studio
In ragione della biomeccanica sfavorevole, del rischio di cadute e di osteoporosi (OP) legata all’AS, il rachide, in concomitanza con l’AS, tende ad andare incontro a sviluppo di fratture (3), ricordano gli autori nell’introduzione al lavoro.

“La prevenzione del danno spinale nei pazienti con spina dorsale anchilosata – continuano i ricercatori – si fonda, attualmente, sul miglioramento del bilanciamento e della postura grazie al ricorso alla fisioterapia e alla riabilitazione. Mentre la restrizione di alcune attività può ridurre il rischio di fratture spinali nell’AS allo stadio finale, i benefici documentati dell’attività di training sulla funzione polmonare e la qualità di vita spesso superano i rischi paventati”.

I farmaci biologici (prevalentemente inibitori di TNF-alfa, e, recentemente, gli inibitori di IL-17A) sono farmaci di documentata efficacia nei pazienti con AS con attività di malattia elevata persistente, nonostante l’impiego pregresso di DMARDs.

Per quanto l’allungamento dei tempi all’anchilosi spinale e la riduzione del rischio di fratture al rachide non abbiano rappresentato il goal primario della terapia farmacologica dell’AS, alcuni studi hanno suggerito che il loro impiego si associa ad un incremento sia della densità minerale ossea che ad una riduzione della progressione dell’anchilosi spinale (1, 3-5).

In ragione di questi effetti benefici dei DMARDb, i ricercatori hanno esaminato l’associazione tra il trattamento con DMARDb e il rischio successivo di frattura spinale in pazienti con AS.

Disegno dello studio e risultati principali
Utilizzando i dati di un registro di prescrizione farmaci svedese (the Swedish Prescribed Drugs Registry), i ricercatori hanno identificato 1.352 pazienti con AS, sottoposti ad almeno 1 prescrizione di DMARDb dal 2005 al 2014. I dati relativi a questi pazienti sono stati incrociati con quelli relativi a 1.352 controlli (pazienti con AS non trattati con DMARDb più di una volta)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Spondilite anchilosante e fratture al rachide, quale ruolo per i farmaci biologici?”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/spondilite-anchilosante-e-fratture-al-rachide-quale-ruolo-per-i-farmaci-biologici-25987