12-14 febbraio 2018, Candiolo – ‘Better than live’, Videocorso di Chirurgia di Testa e Collo totalmente in 3D
“Torino – Dal 12 al 14 febbraio 2018 si terrà a Candiolo, presso l’IRCCS Fondazione Piemontese per l’Oncologia, il I Videocorso di Chirurgia di Testa e Collo totalmente in 3D denominato “Better than live”, con il patrocinio della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeChCF), dell’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (AIOCC), dell’Associazione Universitaria Otorinolaringologi (AUORL) e dell’Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani (AOOI).
Davanti a una platea di Chirurghi di testa e collo provenienti da tutto il mondo, verranno eseguite per la prima volta tutte le tipologie di chirurgia in 3D; tali riprese saranno utilizzate sia per riprodurre in 3D su grande schermo le operazioni, sia direttamente dal chirurgo per vedere e operare in spazi molto ristretti, riducendo pertanto l’invasività degli interventi.
Tale convegno sarà la prima dimostrazione pubblica di una stimolante sfida ‘chirurgica’ che l’Istituto ha recentemente deciso di intraprendere:
- utilizzare il massimo della tecnologia visiva, ivi compresa la realtà virtuale, per ridurre invasività e peso degli interventi chirurgici, mantenendone la stessa efficacia curativa;
- stimolare gli operatori a un passaggio progressivo verso forme di chirurgia avanzata, miniaturizzata, robotizzata, mantenendo ed esaltando il concetto della terapia personalizzata;
- lavorare, trattandosi di un Istituto del Cancro, mettendo pariteticamente al centro dell’attenzione la malattia e la persona affetta dalla stessa.
La strategia che l’Istituto ha voluto adottare è la seguente: tutta la tecnologia ottica è stata elevata al top di gamma oggi disponibile sul mercato, ovvero uno standard 3D a 4K, perché in chirurgia vedere bene e vedere meglio risulta la base di un intervento chirurgico che vuole tendere alla perfezione, riducendo il peso per il paziente.
A questo è stata affiancata la realtà virtuale. Oggi infatti si possono programmare gli interventi chirurgici mediante rendering simili a quelli che vengono utilizzati in architettura e nella progettazione ingegneristica.
Si tratta di simulare al computer, insieme a ingegneri biomedici (nel nostro caso collaborando in web meeting con un Centro a Bruxelles), complessi interventi chirurgici che prevedano l’identificazione e la preparazione di “autentici pezzi di ricambio” ottenuti dallo stesso paziente. Questo perché in chirurgia oncologica non è possibile ottenerli da un donatore, come nei trapianti, per via delle problematiche derivanti dalle terapie immunosoppressive anti-rigetto…”
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Fonte: ” ‘Better than live’, ipertecnologia chirurgica in 3D all’Istituto di Candiolo”, insalute news