Coinfezione HIV/HCV – i fattori che influenzano negativamente la risposta ai DAA
“La terapia antivirale ad azione diretta è sicura ed altamente efficace nei pazienti con infezione da HIV ed epatite C, secondo uno studio pubblicato di recente su Hepatology. Secondo quanto evidenziato dai risultati di questo studio, i fattori che possono influenzare negativamente i tassi di risposta virologica sostenuta includono l’immunosoppressione correlata all’HIV, il carico di RNA dell’ HCV, la gravità della malattia epatica e l’uso subottimale dei regimi a base di DAA
“È stata sollevata la preoccupazione sulla generalizzabilità dei criteri di inclusione degli studi clinici su diversi DAA alla popolazione altamente eterogenea di pazienti con coinfezione HIV/HCV”, hanno precisato nel lavoro Juan Berenguer e i suoi colleghi, dell’Hospital General Universitario Gregorio Marañón, Spagna.
In questo lavoro i ricercatori hanno valutato la risposta al trattamento consultando un ampio registro prospettico di persone coinfette con HIV/HCV, nell’area di Madrid, in trattamento con una terapia per l’HCV basata su DAA.
Sono stati quindi analizzati i fattori associati al fallimento del trattamento.
Berenguer e colleghi hanno seguito prospetticamente 2.396 pazienti con coinfezione HIV/HCV durante il trattamento. L’età media dei pazienti era di 51 anni, il 78,2% erano uomini, il 63,9% era naive al trattamento, 803 avevano cirrosi compensata e 156 avevano cirrosi scompensata. I pazienti presentavano HCV genotipo 1a (40,9%), 1b (15,1%), 3 (15%) o 4 (22,4%).
I tassi complessivi di SVR erano del 92% secondo l’analisi intention-to-treat (ITT) e del 94,1% secondo l’analisi intention-to-treat modificata; in queste percentuali non sono stati considerati i fallimenti non virologici, quelli dipendenti da ragioni diverse dall’interruzione del trattamento e secondari a eventi avversi o decesso.
I tassi di SVR erano superiori al 90% per tutti i pazienti senza cirrosi e quelli con cirrosi compensata ad eccezione di un gruppo. I pazienti con cirrosi compensata che avevano ricevuto ledipasvir/sofosbuvir con ribavirina per 24 settimane hanno presentato un SVR nella ITT dell’88,5%; tuttavia, la SVR nella ITT modificata in questo gruppo era del 90,2%…”
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Fonte: “Coinfezione HIV/HCV, ecco i fattori che influenzano negativamente la risposta ai DAA”, PHARMASTAR