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Depressione – In Italia 2,8 milioni di depressi di cui circa la metà con depressione ‘maggiore’

L’analisi fa parte del rapporto sulle condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari in Italia e nell’Unione europea curato dall’Istat in collaborazione con Eurostat, che ha preso in considerazione con 8 quesiti la presenza di disturbi depressivi nelle due settimane precedenti l’intervista. Gli italiani non sono comunque i più depressi dell’Ue: la media nell’Ue-28 è del 2,9% di disturbi depressivi maggiori e 6,7% di almeno un disturbo depressivo, mentre l’Italia presenta rispettivamente per queste voci risultati dell’1,8 e 4,3 per cento

30 GEN – In Italia ci sono poco più di 2,8 milioni di depressi. Tra depressione maggiore (1,3 milioni) e disturbi depressivi in genere (1,5 milioni), escludendo dal conto  i tentativi suicidari.

L’analisi fa parte del rapporto sulle condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari in Italia e nell’Unione europeacurato dall’Istat in collaborazione con Eurostat, che ha preso in considerazione con 8 quesiti la presenza di disturbi depressivi nelle due settimane precedenti l’intervista.

Quotidiano Sanità ha già pubblicato i capitoli del rapporto relativi alle malattie croniche e l’assistenza domiciliare,  alle cure dentali , al ricorso a medici di famiglia e specialisti,quella sui motivi delle rinunce alle cure,  l’analisi di quanti italiani soffrono di dolore fisico , quella di chi ha la percezione di un sostengo sociale debole, intermedio o forte da parte delle persone che lo circondano, quella degli incidenti domestici e stradali e, quella di quanti caregivers assistono i propri familiari o altre persone, la statistica della non autosufficienza nelle attività quotidiane e domestiche che rappresentano un vero e proprio handicap per il 10% degli italiani ultrasessantacinquenni e quella per le limitazioni (anche gravi) a vista udito e motorie.

La presenza di disturbi depressivi è valutata attraverso uno strumento psicometrico (PHQ – Patient of Health Questionnaire) idoneo a misurare la presenza e il livello di gravità dei disturbi depressivi: “disturbi della depressione maggiore” e “altri disturbi depressivi” secondo i criteri del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM- Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders).

Per identificare i disturbi depressivi maggiori il metodo utilizza una serie di parametri di riferimento:
a) poco interesse o piacere nel fare le cose: un interesse o piacere diminuito in tutto, o
quasi tutto, nelle attività di quasi tutto il giorno, quasi tutti i giorni;
b) sentirsi giù, depresso o disperato: umore depresso per gran parte della giornata, quasi ogni giorno, come
indicato dal rapporto soggettivo (ad esempio si sente triste o vuoto) o osservazioni fatte da altri
(ad esempio appare in lacrime);
c) difficoltà a prendere sonno o rimanere addormentati o dormire troppo: disturbi del sonno o eccessivi
sonnolenza quasi ogni giorno;
d) sensazione di stanchezza o poca energia: affaticamento o perdita di energia quasi ogni giorno;
e) scarso appetito o eccesso di cibo: diminuzione o aumento dell’appetito quasi ogni giorno;
f) sentirsi male con se stesso: sentimenti di inutilità o senso di colpa eccessivo o inappropriato (che può essere delirante) quasi ogni giorno (non solo auto-rimprovero o senso di colpa per essere malato);
g) difficoltà a concentrarsi su cose come leggere il giornale o guardare la televisione: diminuita capacità di pensare o concentrarsi, o indecisione, quasi ogni giorno;
h) muoversi o parlare così lentamente che altre persone potrebbero notare. Oppure il contrario: essere irrequieti: agitazione psicomotoria o ritardo quasi ogni giorno (osservabile anche da altri).

Il disturbo depressivo maggiore è un disturbo dell’umore: chi presenta i sintomi della depressione maggiore prova frequenti e intensi stati di insoddisfazione e tristezza e tende a non provare piacere nelle comuni attività quotidiane. Le persone che soffrono di disturbo depressivo maggiore vivono in una condizione di frequente umore negativo, con pensieri negativi e pessimisti circa se stessi e il proprio futuro.
I dati epidemiologici evidenziano che il disturbo depressivo maggiore è il disturbo psicologico più diffuso nel mondo. Uno studio Oms prevede che, entro il 2020 la depressione maggiore sarà causa del secondo carico più grande sulla salute nel mondo tra tutti i disturbi.

Ma la depressione può manifestarsi con diversi livelli di gravità: alcune persone presentano sintomi depressivi lievi e transitori (altri disturbi depressivi), mentre altre presentano forme di depressione più gravi e hanno una estrema difficoltà e disagio nel compiere le attività quotidiane per periodi più lunghi di tempo (depressione maggiore, appunto)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “In Italia 2,8 milioni di depressi di cui quasi la metà con depressione ‘maggiore’. Più colpiti gli anziani, le donne, i meno colti e i più poveri”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=58462