Trapianti – Requisiti per strutture, donatori e organi
“Accordi Stato Regioni sul’idoneità delle strutture di trapianto e su quella dei donatori e degli organi. Le atrutture devono essere in grado di fornire direttamente tutte le prestazioni diagnostiche e terapeutiche connesse a tre fasi: valutazione di idoneità; intervento e gestione clinica; follow up. Quali sono gli standard minimi per l’autorizzazione. ACCORDO SULLE STRUTTURE – ACCORDO SUI DONATORI
24 GEN – II percorso assistenziale al trapianto del paziente affetto da insufficienza terminale di organo si compone di tre fasi fondamentali:
a) valutazione di idoneità al trapianto, iscrizione e mantenimento in lista d’attesa per ii trapianto di organo;
b) intervento di trapianto e gestione clinica fino alla prima dimissione;
c) follow up post trapianto e gestione delle complicanze successive al trapianto.
La struttura sanitaria che intende conseguire o mantenere l’autorizzazione, sia come singola che come struttura che afferisce a un programma regionale per i trapianti, deve essere in grado di fornire direttamente tutte le prestazioni diagnostiche e terapeutiche connesse a ciascuna delle tre fasi.
L’équipe medico-infermieristica della struttura sanitaria predispone percorsi multiprofessionali e multidisciplinari per offrire un supporto globale al paziente e alla famiglia a partire dal pre-trapianto, mettendo a disposizione competenze documentate.
E sono definiti a livello aziendale percorsi concordati e condivisi con le Unità operative interessate relativamente all’accesso e alla dimissione dalle Unità operative coinvolte nel processo di immissione e mantenimento in lista di attesa, intervento di trapianto, degenza post operatoria, follow up post trapianto…”
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Fonte: “Trapianti: i requisiti per strutture, donatori e organi. Tutte le regole e le misure di controllo del Cnt per autorizzare i trapianti”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=58270