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Declino cognitivo – I nutrienti delle verdure a foglia verde responsabili del suo rallentamento

Consumare una porzione di verdure a foglia verde al giorno può aiutare a rallentare il declino cognitivo correlato all’avanzamento dell’età. Una conferma autorevole delle virtù salutari di questi alimenti viene da uno studio prospettico condotto su una popolazione di soggetti anziani – pubblicato su “Neurology” – dal quale emerge che l’assunzione quotidiana di questi vegetali è associata linearmente a un declino cognitivo più lento

In particolare, secondo gli autori del lavoro – guidati da Martha Clare Morris, della Rush University di Chicago – il tasso di decadimento delle funzioni cognitive tra coloro che consumavano da una a due porzioni al giorno di verdure a foglia verde era equivalente a essere “cognitivamente” più giovani di 11 anni rispetto a quelli che non le consumavano mai o solo raramente.

La ricerca dei nutrienti per i quali le verdure a foglia verde rappresentano una fonte ricca o primaria ha indicato che il più alto intake di folato, fillochinone e luteina erano linearmente associati a un declino cognitivo più lento e sembravano spiegare la correlazione protettiva delle verdure a foglia verde con il cambiamento cognitivo.

«Questo dato si aggiunge alle precedenti evidenze secondo le quali i vegetali a foglia verde possono rallentare il declino cognitivo, ma è stato fatto un ulteriore passo avanti studiando quali nutrienti in queste verdure possano essere responsabili dell’associazione protettiva» sottolineano gli autori. Inoltre, aggiungono, «ne abbiamo identificato alcuni che sembrano essere importanti: di questi non tutti noti in precedenza per essere associati alla salute del cervello».

«Il principale take-home message del nostro studio è che i vegetali a foglia verde contengono davvero tanti nutrienti salutari, molti dei quali sono collegati a una migliore funzione cognitiva» ribadiscono. «Quindi questo dovrebbe essere sicuramente un alimento-base nella dieta di tutti, in particolare degli anziani».

Risultati invariati anche dopo aggiustamento per fattori di confondimento
L’attuale studio ha coinvolto 960 persone che hanno preso parte al “Rush Memory and Ageing Project”, che ha incluso volontari provenienti da oltre 40 comunità di pensionati, unità abitative pubbliche e centri per anziani nell’area di Chicago. I partecipanti erano liberi da demenza all’arruolamento e sottoposti a valutazioni cliniche annuali e a questionari sulla frequenza dei consumi alimentari.

L’età media dei partecipanti era di 81 anni (74% di genere femminile) e il loro livello di istruzione medio era di 14,9 anni. Il follow-up medio è stato di 4,7 anni. Il consumo di verdure a foglia verde variava da una media di 0,09 porzioni al giorno per quelli nel quintile più basso di assunzione a una media di 1,3 porzioni al giorno nel quintile più alto…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Declino cognitivo rallentato dal consumo quotidiano di verdure a foglia verde: i nutrienti responsabili”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/declino-cognitivo-rallentato-dal-consumo-quotidiano-di-verdure-a-foglia-verde-i-nutrienti-responsabili-25763