Spondiloartrite assiale – Documentato effetto strutturale con ‘Etanercept’
“I risultati di uno studio di recente pubblicazione su ARD sembrano suggerire l’esistenza di un effetto strutturale positivo di etanercept, in termini di riduzione del danno all’articolazione sacroiliaca (che accompagna la manifestazione di spondiloartrite assiale ax-SpA di nuova insorgenza). Tali risultati sono confortanti in quanto suggeriscono l’efficacia di un farmaco anti-TNF non solo sulla sintomatologia associata ma anche sulla progressione del danno associato alla malattia
Razionale dello studio: verificare l’effetto strutturale dei farmaci anti-TNF nella SpA
“Come è noto, dai dati di letteratura attualmente disponibili, i farmaci anti-TNF si sono finora dimostrati efficaci sulla sintomatologia associata a SpA (sia radiografica che non radiografica) in pazienti con risposta non soddisfacente ai FANS – ricordano gli autori nell’introduzione allo studio. – Non sono ancora chiari, invece gli effetti strutturali di questa classe di farmaci biologici”.
L’evoluzione strutturale della spondiloartrite assiale (axSpA) può essere monitorata facendo ricorso alla radiologia convenzionale o mediante imagina a risonanza magnetica (MRI) a livello del rachide e della pelvi.
“Gli studi finora condotti sulla axSpA radiografica – spiegano i ricercatori – si sono focalizzati sulla valutazione del rachide, avvalendosi di un sistema di classificazione radiografica a punteggio, e alcuni dati ottenuti a tal riguardo hanno suggerito la mancata presenza di un effetto strutturale osservabile prima di 2 anni”.
Quanto al rischio di insorgenza successiva di danno strutturale a livello dell’articolazione sacroiliaca (SIJ) in pazienti con nr-axSpa, “…stando ad alcuni studi – ricordano i ricercatori – quasi il 10% dei pazienti affetti da questa condizione va incontro a danno radiografico a livello della SIJ in un lasso di tempo pari a 2 anni, mentre il 60% dei pazienti sviluppa danno a livello della SIJ in 10 anni”.
La novità metodologica dello studio
In teoria, un trial clinico controllato a lungo termine dovrebbe essere in grado di monitorare l’impatto strutturale di un trattamento a lungo termine e, per avere la giusta robustezza statistica, dovrebbe prevedere sia un gruppo di trattamento attivo che un gruppo placebo.
C’è pero un ma: non è possibile condurre uno studio di questo tipo di sufficiente durata (almeno 2 anni) con un controllo placebo, per motivi etici…”
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Fonte: “Spondiloartrite assiale, documentato effetto strutturale con etanercept”, PHARMASTAR