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BPCO – Attenzione al primo mese di trattamento con LABA/LAMA

Uno studio caso-controllo taiwanese, di recente pubblicazione su Jama Internal Medicine, suggerisce di porre particolare attenzione all’impiego ex novo di beta-2 agonisti a lunga durata d’azione (LABA) e di antagonisti muscarinici a lunga durata d’azione (LAMA) nel corso del primo mese di trattamento: il loro impiego in questo lasso di tempo, infatti, stando ai risultati dello studio, sembrerebbe essere associato ad un incremento del rischio CV di 1,5 volte nei pazienti trattati per BPCO, indipendentemente da uno stato pregresso di malattia CV e da una storia di esacerbazione di malattia polmonare

Razionale dello studio
La relazione tra malattia CV e impiego di LABA e di LAMA in pazienti con BPCO è da lungo tempo oggetto di dibattito tra gli esperti del settore, ricordano gli autori nell’introduzione al lavoro.
Si ritiene che queste due classi di farmaci siano causa di iperattivazione del sistema simpatico mediante attivazione dei recettori adrenergici beta-2 e soppressione di quelli muscarinici di tipo 3 (presenti, questi ultimi, nel sistema parasimpatico), contribuendo in tal modo al rischio CV.
E’ noto, peraltro, che l’impiego di questi farmaci in pazienti con BPCO è risultato associato ad un innalzamento dei livelli di alcune citochine, che potrebbero avere anch’esse un ruolo nell’insorgenza del rischio CV.

Il nuovo studio appena pubblicato ha cercato di sciogliere alcuni limiti riconosciuti negli studi precedenti, dagli esiti contrastanti (dal mancato innalzamento del rischio ad un incremento pari a 4,5 volte).
Nel dare una spiegazione della ragione di tale discrepanza dei risultati fin qui ottenuti, i ricercatori hanno spiegato che i trial clinici randomizzati precedentemente pubblicati avevano reclutato pazienti che avevano fatto un utilizzo pregresso di LABA o LAMA ed escluso pazienti con malattia CV al basale, rendendo di fatto possibile la mancata osservazione di eventi CV derivanti dal primo impiego dei farmaci sopra citati in quanto i pazienti potevano, nel frattempo, aver sviluppato tolleranza agli effetti avversi CV da loro indotti.

Di qui la necessità di esaminare se l’utilizzo ex novo di LABA e LAMA e la loro anzianità d’impiego potessero agire da determinanti chiave dell’insorgenza di eventi CV.

Disegno dello studio e risultati principali
A tal scopo, i ricercatori hanno identificato 284.220 pazienti con BPCO all’interno di un database nazionale assicurativo sanitario, trattati per la prima volta per questa condizione nel corso di un quinquennio (2007-2011)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “BPCO, LABA/LAMA e rischio CV: attenzione al primo mese trattamento”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/pneumo/bpco-laba-lama-e-rischio-cv-attenzione-al-primo-mese-trattamento-25747