Malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) – Come è possibile evitare la pancreatite indotta da azatioprina
“Scegliere la terapia più efficace e sicura per i pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) in base al profilo genetico del paziente. E’ quanto proposto da un gruppo di ricercatori canadesi che hanno studiato la risposta al trattamento con azatioprina (AZA) a seconda del profilo genetico. Quest’ultimo si è dimostrato un importante fattore predittivo di pancreatite indotta da AZA in pazienti con malattia infiammatoria intestinale. I risultati del lavoro sono stati pubblicati su Alimentary Pharmacology & Therapeutics
La pancreatite indotta da AZA è un evento avverso imprevedibile e dose-indipendente che colpisce il 2% -7% dei pazienti con malattia infiammatoria intestinale (IBD) trattati con tale farmaco. Finora non vi erano strumenti nella pratica clinica per identificare gli individui a rischio di svilupparla.
Richard B. Kim, della Divisione di Farmacologia clinica del Dipartimento di Medicina presso la Western University in London, Ontario, Canada e colleghi, hanno valutato i risultati di un recente studio sull’associazione genomica che ha evidenziato un forte collegamento tra la pancreatite indotta da polimorfismo della regione HLA di classe II e l’azatioprina in una coorte IBD.
“Lo scopo del nostro studio era di convalidare i risultati in una grande e indipendente coorte di pazienti con IBD e di delineare ulteriormente un algoritmo di trattamento IBD AZA basato su principi farmacogenomici”, hanno scritto.
I ricercatori hanno condotto uno studio di coorte retrospettivo comprendente 373 pazienti con IBD che erano in AZA da almeno 6 mesi. Complessivamente, 13 hanno ricevuto una diagnosi di pancreatite indotta da AZA.
Nello studio è stata utilizzata l’analisi genotipica per identificare la presenza di alleli wild type (A/A) o varianti (eterozigoti, A/C, omozigoti, C/C) nella regione del gene HLA di classe II a rs2647087. Oltre a testare i 13 pazienti con pancreatite indotta da AZA, i ricercatori hanno condotto un’analisi genotipica su altri 360 pazienti da utilizzare come gruppo di controllo…”
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Fonte: “Pancreatite indotta da azatioprina in pazienti con IBD, ecco come è possibile evitarla”, PHARMASTAR