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Ipercolesterolemia familiare (FH) – Mappa italiana mutazioni patogene pazienti

Sono stati pubblicati su “Atherosclerosis Supplements” nuovi risultati dello studio LIPIGEN, il cui scopo è quello di eseguire l’analisi mutazionale dei pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare (FH), identificati attraverso una collaborazione di 20 cliniche di lipidologia in Italia. Nell’articolo sono mostrate le caratteristiche molecolari dei pazienti FH identificati nel nostro Paese negli ultimi due anni. La caratterizzazione fenotipica completa di questi pazienti e lo screening a cascata dei membri della famiglia è ora in corso

«L’ipercolesterolemia familiare (FH) è una malattia autosomica dominante caratterizzata da elevati livelli plasmatici di colesterolo LDL che conferiscono un aumento del rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica precoce» ricordano i ricercatori, coordinati da Alberico L. Catapano, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano. «L’identificazione e il trattamento precoce dei pazienti FH possono migliorare la prognosi e ridurre il peso della mortalità cardiovascolare».

I principali geni interessati
«Attualmente tre geni canonici sono alla base della FH con trasmissione co-dominante (ipercolesterolemia autosomica dominante, ADH): LDLR (ADH-tipo 1), APOB (ADH-tipo 2) e PCSK9 (ADH-tipo 3)» affermano gli autori. «Altri geni, come STAP1 (tipo ADH-tipo 4) e APOE (ADH-tipo 5) sono stati implicati in alcune rare forme di FH con trasmissione dominante» precisano.

In tutte le indagini molecolari eseguite finora in diverse coorti di pazienti con FH, le mutazioni nel gene LDLR (che codifica per il recettore delle LDL, NdR) sono state trovate in più dell’85-90% dei casi di FH, spiegano Catapano e colleghi.

«Poche mutazioni in APOB sono alla base dell’ADH-2, due delle quali sono predominanti. Le mutazioni con guadagno di funzione (GOF) di PCSK9 che causano FH sono estremamente rare. Solo una singola mutazione nel gene APOE [p. (Leu167del)] è risultata essere la causa di un fenotipo FH dominante» aggiungono.

Lo sviluppo del network LIPIGEN
«In uno studio precedente abbiamo caratterizzato le basi molecolari dell’ADH in una coorte di pazienti italiani affetti da FH che frequentavano tre cliniche lipidologiche in Italia e abbiamo effettuato un’analisi sistematica delle caratteristiche cliniche dei pazienti con ADH mutazione-positivi» proseguono gli autori.

Questo studio, rilevano, ha di fatto aperto la strada alla costruzione del network LIPIGEN, come rete integrata finalizzata all’identificazione clinica e molecolare precoce e al trattamento dei pazienti con dislipidemie genetiche.

«Il primo obiettivo di LIPIGEN è stato quello di migliorare l’identificazione e la caratterizzazione molecolare dei pazienti FH grazie alla collaborazione tra un gran numero di cliniche lipidologiche distribuite sull’intero territorio nazionale» puntualizzano.

Il report dei primi due anni di attività
Nell’attuale articolo, il team guidato da Catapano mostra i risultati della caratterizzazione molecolare di oltre 1.000 pazienti ottenuti durante i primi due anni di attività del network LIPIGEN. «Abbiamo reclutato 1.592 persone con una diagnosi clinica di FH definita o probabile secondo i criteri della Dutch lipid Clinic Network» spiegano gli autori…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ipercolesterolemia familiare, dalla rete LIPIGEN la mappa italiana delle mutazioni patogene dei pazienti”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/ipercolesterolemia-familiare-dalla-rete-lipigen-la-mappa-italiana-delle-mutazioni-patogene-dei-pazienti–25654