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AAA (aneurismi dell’aorta addominale) – Prevenzione può iniziare da uso aggressivo di ipolipemizzanti

La dislipidemia può essere una causa di aneurismi dell’aorta addominale (AAA) secondo modalità che non sono del tutto simili alla sua relazione con la malattia coronarica (CAD). Lo suggerisce un’analisi genomica pubblicata online su “JAMA Cardiology” e condotta da un team internazionale di ricercatori secondo cui gli attuali farmaci modificatori dei lipidi possono essere utili per ridurre il rischio di AAA e i lipidi potrebbero essere aggiunti all’insieme di fattori utilizzati per selezionare le persone per lo screening di AAA

Nella meta-analisi che ha utilizzato la randomizzazione mendeliana di oltre 50.000 tra casi e controlli, la presenza di diversi polimorfismi a singolo nucleotide (SNP) legati a livelli più elevati di colesterolo-LDL (LDL-C) e trigliceridi e a livelli più bassi di colesterolo-HDL è risultata correlata in modo significativo con AAA.

«Questa è un’ulteriore prova che i pazienti con AAA sono ad alto rischio e dovrebbero ottenere un abbassamento aggressivo dell’LDL-C» scrivono gli autori, coordinati da Seamus C. Harrison, della Cardiovascular Epidemiology Unit dell’Università di Cambridge (Regno Unito).

Dall’analisi delle sottofrazioni lipidiche, analogie e differenze con le coronaropatie
«La relazione tra le diverse sottofrazioni lipidiche e AAA è piuttosto mal definita nella letteratura osservazionale» proseguono. Quindi l’attuale studio aiuta a rafforzarla «e certamente suggerisce che CAD e AAA hanno percorsi patologici sovrapposti».

Ciò non rappresenta un’enorme sorpresa, precisano, ma questa rappresenta la prima analisi genetica definitiva su larga scala che lo dimostra definitivamente. Si fa peraltro notare come il loro studio suggerisca che il colesterolo-HDL svolga un ruolo causale nell’AAA, e che questo risultato non è apparso in linea con la CAD.

I risultati hanno anche implicazioni per la medicina di precisione, in quanto attraverso la comprensione dei diversi pathway dei differenti tipi di malattie cardiovascolari il trattamento può essere adattato in modo sartoriale al singolo individuo. «Siamo chiaramente molto lontani da questo traguardo, ma in qualche modo ci stiamo avvicinando in tale direzione» osservano gli autori.

Polimorfismi a singolo nucleotide dei geni target per statine, anti-PCSK9 e anti-CETP
Lo studio si è concentrato su specifici SNP scelti per le loro associazioni con le sottofrazioni lipidiche e per le loro funzioni come mediatori dei target molecolari di noti agenti che modificano i lipidi. Questi bersagli erano l’HMG-coenzima A reduttasi per le statine, la proproteina convertasi subtilisina/kexina tipo 9 (PCSK9) per gli inibitori PCSK9 e la proteina di trasferimento degli esteri del colesterolo (CETP) per gli inibitori CETP…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “AAA (aneurismi dell’aorta addominale), la prevenzione può iniziare dall’uso aggressivo di ipolipemizzanti”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/aaa-aneurismi-dellaorta-addominale-la-prevenzione-pu-iniziare-dalluso-aggressivo-di-ipolipemizzanti-25498