Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Carcinoma mammario iniziale – Benefici di zoledronato variano in base allo status di MAF

Nelle donne con un carcinoma mammario iniziale, i risultati del trattamento con il bisfosfonato acido zoledronico in aggiunta alla terapia adiuvante standard sono diversi a seconda dell’espressione o meno dell’oncogene MAF, un biomarker di metastasi ossee. È questo il risultato dello studio randomizzato di fase III AZURE, un trial multicentrico inglese pubblicato di recente su The Lancet Oncology. Le pazienti MAF-negative sembrano trarre beneficio dalla terapia con il bisfosfonato, mentre quelle MAF-positive hanno risultati più scadenti

L’oncogene MAF è un biomarker di ricaduta a livello dell’osso nelle donne con un cancro alla mammella in stadio iniziale e regola l’espressione di geni che supportano lo sviluppo di metastasi da parte delle cellule tumorali del seno. “Queste osservazioni suggeriscono che l’amplificazione di MAF nei tumori potrebbe essere un modo per identificare le pazienti ad alto rischio di metastasi” scrivono gli autori di studio, guidati da Robert Coleman, del Weston Park Hospital di Sheffield, nel Regno Unito.

Lo studio AZURE ha coinvolto 865 donne con un cancro al seno in stadio II o III assegnate in modo casuale e in parti all’incirca uguali alla sola terapia sistemica adiuvante standard (gruppo di controllo) o a questa terapia più acido zoledronico ogni 3-4 settimane per le prime sei somministrazioni e poi ogni 3 o 6 mesi, per un totale di 5 anni. L’amplificazione di MAF è stata valutata mediante ibridazione fluorescente in situ (FISH).

Complessivamente, 184 pazienti (il 21%) avevano tumori MAF positivi, di cui 85 nel gruppo di controllo e 99 nel gruppo trattato con l’acido zoledronico, mentre tutte le altre erano MAF-negative.

Dopo un follow-up mediano di 84,6 mesi, rispettivamente 147 pazienti del gruppo di controllo e 135 del gruppo trattato con il bisfosfonato erano decedute o avevano sviluppato una malattia invasiva, e la sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) a 5 anni è risultata del 73,7% nel gruppo di controllo e 74,1% in quello trattato con l’acido zoledronico…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ca al seno iniziale, benefici di zoledronato variano in base allo status di MAF”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/ca-al-seno-iniziale-benefici-di-zoledronato-variano-in-base-allo-status-di-maf–25266