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Terapia ormonale in postmenopausa – Sicura per il cuore delle donne con emicrania

L’emicrania è frequente tra le donne, ma a causa di vari rischi per la salute può essere difficile da trattare in età più avanzata. Inoltre, mentre la terapia ormonale (HT) è efficace nell’alleviare molti sintomi della menopausa, un suo impiego sicuro nelle donne con attacchi emicranici non è stato confermato. Ora però, un nuovo studio basato sui dati della Women’s Health Initiative (WHI) dimostra la sicurezza dell’HT per questa popolazione. I risultati sono stati presentati a Philadelphia (USA) durante il recente meeting annuale della North American Menopause Society (NAMS) e saranno pubblicati a dicembre su “Menopause”

«L’uso dell’HT è in declino da quando sono stati condotti gli studi clinici della WHI. I dati più recenti hanno comunque portato maggiore chiarezza circa il suo uso sicuro, soprattutto nelle donne più giovani (età inferiore a 60 anni), più vicine al momento della menopausa, ossia entro 10 anni dalla stessa» premette Peter F. Schnatz, past-president NAMS e coautore dello studio.

«Basandosi su questi dati più recenti, gli ormoni svolgono ancora un ruolo importante nel trattamento dei sintomi della menopausa e nel prevenire la perdita ossea» prosegue. «Molte di queste donne avranno emicranie, quindi è importante conoscere il profilo rischio/beneficio dell’HT in queste donne».

«L’evidenza del rapporto tra emicrania e malattia cardiovascolare (CVD) è conflittuale, a seconda dello stato dell’aura, dell’età della popolazione e degli outcome cardiovascolari (CV) considerati» specifica il primo autore dello studio, Jelena Pavlovic, dell’Albert Einstein College of Medicine, Bronx, New York (USA).

«L’associazione tra l’uso di estrogeni esogeni e l’aumento del rischio di ictus nelle donne che soffrono di emicrania con aura ha portato alla raccomandazione di evitare le combinazioni di contraccettivi orali (COC) nell’emicrania con aura e di utilizzarli con cautela nell’emicrania senz’aura» prosegue. «Rispetto ai COC, l’effetto dell’HT sull’emicrania e sul rischio CV successivo non è stato ampiamente studiato» aggiunge Pavlovic.

Pertanto, spiega, «l’obiettivo di questo studio era quello di esaminare ulteriormente il rapporto dell’emicrania con eventi CVD compositi incidenti e la sua interazione con l’uso dell’HT, nelle coorti WHI sia dello studio osservazionale (WHI-OS) sia del trial sulla terapia ormonale (WHI-HT).

Per eventi CVD compositi, gli studiosi hanno inteso la più precoce comparsa di uno qualsiasi dei seguenti outcome: infarto miocardico, ictus, angioplastica coronarica, by-pass aorto-coronarico, malattia coronarica, trombosi venosa profonda o embolia polmonare.

Estrogeni o estroprogestinici, nessun effetto sull’outcome composito cardiovascolare
Nell’ambito del WHI-OS sono stati analizzati dati per un totale di 67.903 partecipanti. È stato scoperto che le donne con emicrania tendevano a bere ed fare esercizio fisico in grado minore rispetto a quelle senza emicrania e hanno avuto una più elevata assunzione di vitamina D e calcio. I soggetti affetti da emicrania avevano anche maggiori probabilità di avere sudorazioni notturne e vampate di calore…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Terapia ormonale in postmenopausa sicura per il cuore delle donne con emicrania”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/terapia-ormonale-in-postmenopausa-sicura-per-il-cuore-delle-donne-con-emicrania-25078